Numerosi eventi organizzati dal Comune di Arezzo il 27 gennaio in occasione del “Giorno della Memoria”. Il Sindaco Ghinelli sarà alle celebrazioni ufficiali ad Auschwitz.
Sport e Shoah, un incontro per le scuole in sala di Consiglio Comunale
Venerdì 27 gennaio, per celebrare la Giornata della Memoria, si terrà un incontro nella sala di Consiglio Comunale, a partire dalle 10,30 promosso dalla presidenza del Consiglio Comunale, dal Panathlon Arezzo e dal Coni. Vi parteciperanno gli studenti del Liceo Scientifico Francesco Redi. Verrà ricordato Arpad Weisz, allenatore di calcio morto il 31 gennaio 1944 ad Auschwitz.
Figura tra le più importanti della storia del calcio italiano negli anni ’20 e ’30, Weisz dopo aver giocato con le maglie di Alessandria e Inter si era specializzato nel ruolo di allenatore. In questa veste, vinse tre scudetti, uno con l’Inter, che all’epoca si chiamava Ambrosiana, e due con il Bologna. Sulla panchina dei neroazzurri ebbe il grande merito di lanciare Giuseppe Meazza. Figlio di ebrei ungheresi, Weisz in seguito alle leggi razziali del 1938 dovette lasciare l’Italia e dopo il trasferimento in Olanda riprese la carriera di allenatore. A seguito dell’occupazione tedesca del Paese le SS lo arrestarono assieme alla famiglia il 7 agosto 1942. Arpad venne deportato ad Aushwitz dove trovò la morte.
Dopo molti anni di silenzio, solo nel 2007 la sua figura è stata ricordata in un libro, dal giornalista Matteo Marani, e nel 2009 il Comune di Bologna ha apposto una targa con il suo nome allo stadio Dall’Ara. A Milano, nel 2012 un’altra targa è stata scoperta allo stadio Meazza, in ricordo di Weisz e dello scudetto neroazzurro.
Durante l’incontro verrà proiettato un documentario del giornalista e telecronista Federico Buffa per sensibilizzare gli studenti al ricordo delle vittime dell’Olocausto, incentrato proprio sulla vicenda di Arpad Weisz. Inoltre, interverrà Franco Castellani, figlio di Carlo Castellani, quest’ultimo giocatore dell’Empoli degli anni ’20 e ’30, morto anche lui in un lager nazista, che porterà la testimonianza sulla vita del padre e su quel drammatico periodo storico. Infatti, sono stati molti gli atleti, anche di alto livello, uccisi dai nazisti nei campi di sterminio.
Il presidente Alessio Mattesini: “quest’anno abbiamo voluto parlare della Giornata della Memoria attraverso gli sportivi che hanno vissuto l’Olocausto. Una giornata per non dimenticare chi in quegli anni ha fatto sport ed è entrato nella nostra storia. E trasmettere ai ragazzi valori quali la libertà, per la quale negli anni abbiamo dovuto combattere e che ancora oggi viene troppo spesso trascurata”.
Il presidente del Panathlon aretino Piero Ferruzzi: “lo sport serve a non dimenticare. La memoria e lo sport sono molto vicini e il mondo sportivo può essere determinante nel diffondere tra i giovani la cultura della memoria che rappresenta un elemento essenziale per creare un futuro migliore”.
La professoressa Stefania Galletti del liceo: “la nostra scuola è sempre sensibile a iniziative come queste che trasmettono agli studenti una cultura sportiva a trecentosessanta gradi. Lo sport non è solamente un aspetto ludico ma un veicolo di valori importanti”.
Giorgio Cerbai, delegato provinciale del Coni: “quello attuale è un momento particolare che necessita di rivisitare tutti gli avvenimenti storici che hanno segnato il mondo contemporaneo. Lo sport concorre a rendere viva la memoria con propri atleti e personaggi che hanno vissuto il periodo nazista”.
Due spettacoli per la Giornata della Memoria dedicati alle scuole
Nell’ambito di Mappamondi, la rassegna di teatro per la scuola promossa dalla Rete Teatrale Aretina in collaborazione con il Comune di Arezzo, sarà celebrata la Giornata della Memoria con due spettacoli in programma ai teatri Pietro Aretino e Mecenate.
Venerdì 27 gennaio presso il Teatro Pietro Aretino si terranno due repliche alle 9 e alle 11,15 dello spettacolo “E ho paura dei miei sogni” dal libro di Wanda Pòltawska. L’evento, realizzato dalla Libera Accademia del Teatro, affianca sul palco attrici professioniste quali la stessa regista Amina Kovacevich e Silvia Martini, che veste i panni di una terribile nazista e alcuni tra i migliori allievi dei corsi avanzati della scuola. La storia sarà accompagnata e rafforzata dalle immagini realizzate in diretta dalla pittrice Laura Serafini. Questa unione tra teatro e disegno, resa ancor più suggestiva dalle musiche di Alessandra Cartocci e dalle animazioni mimiche di Uberto Kovacevich, permetterà allo spettacolo di regalare una serie di emozioni contrapposte legate a una delle pagine più drammatiche del Novecento.
Secondo appuntamento venerdì 3 febbraio alle 11 presso il Teatro Mecenate con Officine della Cultura. In scena con lo spettacolo “Wiegenlied ninnananna per l’ultima notte a Terezín”, con la Pavel Žalud, orchestra diretta da Enrico Fink. La Pavel Žalud Orchestra nasce da un’idea dello scrittore ed ebraista Matteo Corradini e suona tredici strumenti originali, appartenuti a musicisti internati a Terezín e riportati alla vita in un concerto-reading che ha debuttato al teatro Comunale di Piacenza in occasione della Giornata della Memoria 2016. Lo spettacolo è incentrato sulle musiche composte negli anni del ghetto da Ilse Weber e sul racconto dell’esperienza unica di Terezín. Si alternano, concatenandosi e fondendosi, letture e musiche attraverso le quali ci si potrà interrogare sul senso della verità e su come la si possa cercare anche quando tutto intorno crolla. L’orchestra è formata da 15 musicisti, alcuni dei quali provenienti dall’esperienza dell’Orchestra Multietnica di Arezzo.
Gli spettacoli sono entrambi adatti a studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado oltre che, ovviamente, per tutto il pubblico adulto. Le scuole interessate a partecipare coi propri studenti possono prenotare ai contatti della Rete Teatrale Aretina in via della Bicchieraia 34, telefono 0575 1824380 info@reteteatralearetina.it, o a Officine della Cultura in via Trasimeno 16, telefono 0575 27961 segreteria@officinedellacultura.org.
Il sindaco Alessandro Ghinelli a Oswiecim per commemorare le vittime della Shoah
“Mantenere vivo il ricordo della Shoah è un dovere nei confronti dell’umanità. Vivere la Giornata della Memoria a Oswiecim, commemorare lì le vittime dell’Olocausto e partecipare alle celebrazioni che in quello stesso giorno si terranno nella città polacca per il 72° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, assume un valore di singolare rilievo”. Queste le parole del sindaco Alessandro Ghinelli che, insieme ai vicepresidenti del Consiglio Comunale, Angelo Rossi e Alessandro Caneschi, rappresenterà il Comune di Arezzo a Oswiecim durante le cerimonie ufficiali che si tengono il 27 gennaio di ogni anno, data che 12 anni fa una specifica risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto dedicare alla commemorazione delle vittime dello sterminio nazista.
A Oswiecim, la città con la quale Arezzo è gemellata da nove anni, segnati da rapporti proficui e di collaborazione che hanno arricchito i rispettivi territori, la delegazione aretina guidata dal sindaco presenzierà alle solenni manifestazioni in programma accanto ai capi-delegazione di tutti i Paesi europei.