Il Sindaco Ghinelli: “due Lance di diversa bellezza”
Nella sala del Consiglio Comunale è stata presentata la lancia d’oro dell’edizione straordinaria di agosto, dedicata al Giubileo della Misericordia, e quella di settembre dedicata a Beato Gregorio X. Hanno partecipato il sindaco Alessandro Ghinelli, il vicesindaco e assessore alla Giostra Gianfrancesco Gamurrini i rettori dei quattro quartieri Ezio Gori, Francesco Fracassi, Simone Catalani e Maurizio Carboni, il direttore del servizio cultura e turismo arch. Roberto Barbetti, il consulente storico della Giostra Luca Berti, il maestro intagliatore Francesco Conti e il vincitore del concorso per la realizzazione del bozzetto della lancia di settembre arch. Roberto Felici.
Il Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli:
«Presentiamo in via del tutto eccezionale due lance che saranno assegnate nelle prossime edizioni della Giostra. La prima è quella di Ivan Theimer, recuperata in questi giorni dal Vaticano e sostituita con un’altra: avendo avuto un altro mese a disposizione, abbiamo deciso di inserire nella teca dei Musei la lancia d’oro dedicata alla Madonna del Conforto, un trofeo che non rappresenta solamente il Saracino ma l’aretinità».
Sui valori e sulla interpretazione delle due lance: «Il trofeo dedicato al Giubileo ha la parte centrale fusa nel bronzo e porta un messaggio di misericordia: l’anello che simboleggia il mar Mediterraneo divide i volti trasfigurati dei naufraghi dalla parte superiore su cui sono poste le mani che sorreggono i quattro cipressi, simbolo della pace, che sono quattro come i quartieri della Giostra. L’asta di colore bianco, d’altro canto, evoca anch’essa un pensiero di pace. L’altra è una pregevolissima interpretazione realizzata da Conti su bozzetto di Roberto Felici, dove preponderante è la figura di Beato Gregorio X posto di fronte alle Cattedrali di Arezzo e Piacenza».
Sulle due Giostre: «Procederemo sabato 20 all’estrazione delle carriere di agosto e settembre, ma è importante che già dall’edizione straordinaria ci sia un maggiore contegno da parte di tutti. Non vi nego che sono stato pressato dalle forze dell’ordine cittadine che mi hanno pregato di lanciare un messaggio affinché i comportamenti in strada e in piazza siano più consoni. Credo che il 27 assisteremo ad una grande Giostra e una settimana dopo sarà il momento per vivere quella che per gli aretini è la giostra tradizionale, la diurna di settembre. La dedica di quest’ultima lancia ha un valore particolare, che si ricollega ad un legame con l’oriente: Papa Gregorio X, infatti, dette il viatico a Marco Polo per recarsi in Cina. Rivediamo quindi in questa lancia il consolidamento di un importante legame con questo paese. Un’opera, dunque, che lancia un fortissimo messaggio per il futuro».
L’assessore alla Giostra Gianfrancesco Gamurrini:
«Dobbiamo dire che la lancia di settembre, senza nulla togliere a quella di Theimer, è meravigliosa. Ci tenevo comunque a rimarcare che la Giostra straordinaria lo è per più motivi: pochi giorni fa abbiamo annunciato che per questa occasione tornerà l’araldo Gianfrancesco Chiericoni, figura storica della Giostra che ci farà venire qualche brivido in più, anche se il suo successore in questi anni ha fatto dei passi da gigante. Grazie quindi a entrambi. Per la Giostra del Giubileo, inoltre, abbiamo fatto delle locandine a tiratura limitata che saranno distribuite negli uffici sotto le Logge al costo di 10 euro: gli appassionati di Giostra potranno così conservarne una. Tra le novità c’è anche un’ordinanza per tutelare l’immagine della città: abbiamo chiesto ai proprietari degli immobili di Piazza Grande di non alterare la scenografia della piazza spegnendo le insegne luminose, che nel contesto del Saracino sono veramente indecorose, e vietando l’apposizione di qualsiasi cosa che alteri l’allestimento».
Il rettore di Porta Santo Spirito Ezio Gori:
«Ci tengo a dire grazie a coloro che hanno realizzato queste belle lance d’oro, ovvero Ivan Theimer, il maestro Conti e infine l’autore del bozzetto Roberto Felici per la bellissima idea che ha avuto. Per tranquillizzare i nostri quartieristi sottolineo che Santo Spirito non si sente appagato dalla vittoria di giugno, ma ha lavorato intensamente per arrivare in piazza più competitivo possibile».
Il rettore di Porta del Foro Francesco Fracassi:
«Anche io ringrazio Theimer e Conti per le due lance d’oro, oltre che Roberto Felici per lo splendido lavoro: essendo un nostro quartierista che sia di buon auspicio. E’ bene ricordare che Porta del Foro ha avuto comportamenti non consoni durante l’ultima Giostra, per questo mi impegno che non succeda più niente di tutto questo: credo che la vittoria non debba essere festeggiata solo dal quartiere che alza la lancia d’oro al cielo ma da tutta la cittadinanza».
Il rettore di Porta Crucifera Simone Catalani:
«Anche io ringrazio tutti e in particolare il maestro Conti, autore di un’opera incredibile».
Il rettore di Porta Sant’Andrea Maurizio Carboni:
«Mi unisco ai ringrazianti per queste opere d’arte, è una cosa anomala vedere due lance d’oro insieme stamani. Per Sant’Andrea è una giornata importante anche perché ci siamo arricchiti di un nuovo sito web: www.ilbando.com. L’auspicio, ovviamente, è che il nostro museo si arricchisca anche di una di queste lance d’oro».
Il direttore del servizio cultura e turismo Roberto Barbetti:
«Porto le scuse del maestro Ivan Theimer che non ha potuto presenziare alla conferenza, a me quindi l’onere di portare le volontà di un amico personale e della città. Devo dire che Theimer ultimamente ha frequentato Arezzo e si è molto interessato alla Giostra del Saracino, tanto che ha preso numerosi appunti nel suo taccuino durante l’ultima edizione. La lancia qui presente è dedicata alla Misericordia e nelle tracce iconografiche il tema si fa prepotente: la ghiera riporta i volti dei naufraghi, un messaggio di Misericordia infatti è quello che di fatto viene professato dal Santo Padre nella salvezza dei migranti del Mediterraneo. Ritroviamo inoltre la salvezza nelle mani che abbracciano i cipressi, simbolo di pace, della toscanità e quattro come i quartieri della Giostra. Spicca infine la figura del bambino con il pesce che evoca la Leggenda di Tobiolo. Che si incammina alla ricerca di una soluzione per la cecità di suo padre. Il pesce inoltre è simbolo apostolico: il papa, infatti, porta l’anello del pescatore, la congiunzione tra Arezzo e il Vaticano».
Architetto Roberto Felici:
«Questa per me è una soddisfazione immensa, superiore a tanti riconoscimenti professionali che ho avuto in carriera. Questa è una lancia di amore e di passione: amore per la mia città e passione per la manifestazione. Ho voluto pensare e disegnare una lancia riconoscibile da un aretino, austera, severa ma fatta per la Giostra; le parole dei Rettori poi sono state una soddisfazione enorme. Il risultato per me è stato raggiunto. La figura di Gregorio X l’ho rappresentata nel suo contesto storico: due cattedrali medievali che abbracciano la lancia e che rappresentano la nascita e la morte di questo papa. La figura doveva venire fuori dall’architettura che era la rappresentazione di un popolo e di una comunità».
Luca Berti consulente storico della Giostra del Saracino:
«Complimentarmi a coloro che le hanno ideate e realizzate. Siamo in presenza di grande lavoro artistico, ben lontano dal brocco degli anni ‘50 e ‘60. Entrando nel merito della dedica, Tedaldo Visconti, nato a Piacenza nel 1210, sedette sul trono di Pietro nel 1271 alla fine di un interminabile concilio durato tre anni, mentre si trovava in Terrasanta dove conobbe Marco Polo e fu chiamato Gregorio X. Di ritorno da Concilio di Lione si ammalò e fu costretto a fermarsi ad Arezzo ospite del Signore Vescovo Guglielmino degli Ubertini: qui morì il 10 gennaio 1276, prima di aver donato un cospicuo lascito per costruire la nuova Cattedrale. A lui si debbono il Secondo Concilio di Lione e la Costituzione apostolica Ubi Periculum che regola tutt’ora l’elezione dei papi. Beatificato nel 1713, Gregorio X è stato dichiarato co-patrono di Arezzo insieme a San Donato: il popolo aretino ricorda ogni anno l’anniversario della sua morte con una solenne cerimonia in Cattedrale, caratterizzata dall’offerta di 100 libbre di cera oggi consegnate dai Quartieri della Giostra».
Il maestro intagliatore Francesco Conti:
«Entrambe le lance sono state realizzate con difficoltà. Mi soffermo prima su quella di Felici, che ha realizzato il disegno in 3D e per questo ho dovuto l’abilità nel rappresentare una lancia del genere. Lui tutti i giorni veniva per vedere se riuscivo portarla avanti: era difficile, ma ci ho messo tanto impegno e credo di esserci riuscito, penso di aver fatto una buona cosa. La struttura della lancia ripropone le colonne di Santa Maria della Pieve, mentre è evidente l’impugnatura realizzata con una croce. Quella di Theimer è certamente una lancia più istituzionale: la materia è stata coperta di bianco su desiderio dell’artista, mentre i dettagli sono in noce dove spiccano i colori dei quartieri».
Ufficio Stampa Giostra del Saracino