“Sindacati, istituzioni e relazioni industriali nell’Arezzo del Novecento” sarà il tema trattato da Giorgio Sacchetti
Ultimo appuntamento del ciclo di conferenze “Produzione, lavoro e fisco nell’Aretino: appunti sulla storia delle problematiche economiche”, organizzato dalla Società storica in collaborazione con il Comune di Arezzo. Martedì 28 marzo, alle ore 17,30 all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino, Giorgio Sacchetti parlerà sul tema “Sindacati, istituzioni e relazioni industriali nell’Arezzo del Novecento”.
Il Novecento, secolo delle masse e del lavoro industriale, ha segnato il protagonismo di un nuovo soggetto politico e sociale, il sindacato, portatore ma anche disciplinatore del conflitto. Si tratta di un fenomeno a indubbio carattere baricentrico, che a sua volta ha prodotto mobilitazione, ha promosso organismi pubblici rappresentativi, è stato fomentatore di processi di coesione sociale e di integrazione nazionale, ha contribuito alla scomposizione delle classi dirigenti. In tutto ciò si è avuta un’interazione continua fra rappresentanza del lavoro, controparti datoriali e istituzioni territoriali. Analizzando a campione, sotto il prisma delle relazioni industriali, le vicende novecentesche dei conflitti di lavoro nell’ambito della provincia aretina si possono ben individuare i cambiamenti di registro e gli snodi epocali: dalla “statizzazione” del sindacato, attuatasi con la Prima guerra mondiale, fino al termine del ciclo fordista e anche oltre gli anni Settanta. Nella conferenza saranno prese in esame le differenti culture politico-sindacali presenti nel territorio, insieme ad alcuni casi di studio, in modo da offrire un panorama il più possibile esaustivo su differenti sistemi di contrattazione, modalità di conflitto, tipologia di intervento / terzietà delle istituzioni locali, governative o elettive, nelle varie epoche.
Giorgio Sacchetti (1951) è dottore di ricerca in Storia del movimento sindacale. Nel 2012 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale per professore associato in Storia contemporanea. Dal 2014 è docente a contratto all’Università di Padova. È attualmente titolare, nel medesimo ateneo, di due insegnamenti semestrali: Storia delle ideologie del Novecento in Europa (dipartimento di Scienze Politiche) e Fonti e metodi della ricerca contemporaneistica (dipartimento di Scienze storiche). È socio fondatore della Società italiana di storia del lavoro e della Società storica aretina.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze ha voluto approfondire le problematiche relative alla storia economica che, pur formando l’ordito delle vicende sociali, sono spesso relegate in posizione marginale dalla ricerca storica, nonostante la centralità loro riconosciuta da scuole di pensiero diverse; si è spaziato dal tardo medioevo all’età contemporanea.
Anche l’incontro di martedì prossimo, come tutti i precedenti, sarà ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.
Ufficio stampa S.S.A. – Nella foto: Attilio Sassi (1876-1957), uno dei rifondatori della Camera del Lavoro di Arezzo.