Tempo di Giostra del Saracino con appuntamento in Piazza Grande sabato 17 giugno in notturna e con i tradizionali eventi di contorno quali prova generale e cene propiziatorie. Stretta sugli alcolici e su qualunque oggetto possa essere pericoloso per la pubblica incolumità: lo stabiliscono tre ordinanze firmate dal sindaco Alessandro Ghinelli che ha fatto il punto della situazione “sicurezza” con il prefetto Clara Vaccaro, il questore Bruno Failla, il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Ligato, il comandante provinciale della guardia di finanza Andrea Tesi, il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini, l’assessore Barbara Magi, il comandante della polizia municipale Cino Augusto Cecchini e il vicecomandante Aldo Poponcini e il presidente dell’Istituzione Giostra del Saracino Franco Scortecci.
“Ringrazio innanzitutto – ha esordito il sindaco Ghinelli – il prefetto Vaccaro e il questore Failla che ci hanno supportato nella organizzazione di una Giostra che cade in un momento non banale: come al solito, avremo 5.000 persone circa all’interno di una piazza con poche e anguste vie di uscita e subito la mente corre ai recenti fatti di Torino. Domenica scorsa ero in Piazza Santa Croce a Firenze ad assistere al calcio in costume e ho notato una piazza a rischio con presenza di petardi direttamente in tribuna. La nostra manifestazione di piazza rappresenta un evento inalienabile della città e della tradizione, utile a veicolare l’immagine di Arezzo all’estero e fra i turisti italiani. Ogni elemento di sicurezza in più è dunque utile e doveroso proprio in funzione della manifestazione che deve essere vissuta, per gli spettatori, nella totale sicurezza. Elemento, quest’ultimo, che nulla toglie alla Giostra”.
“Abbiamo cominciato a lavorare a tempo debito sulla Giostra – ha continuato il prefetto Vaccaro – sulla base di un assunto: le manifestazioni devono svolgersi. Compito delle istituzioni è sviluppare sul tema sicurezza ragionamenti nuovi alla luce della situazione che si è creata. Quello che abbiamo perseguito è l’obiettivo di fare coesistere due fattori: sicurezza in senso fisico e sicurezza come prevenzione di fenomeni criminosi. Abbinarli comporta misure vincolanti, che richiedono strategia, impegno e sacrifici. Abbiamo dialogato con il cuore della manifestazione, ovvero i rettori, perché a questo modello di sicurezza devono partecipare tutti. Chiediamo di avere pazienza, ci saranno file agli ingressi per i controlli ma gli spettatori sono protagonisti della sicurezza e questo deve essere visto come elemento positivo”.
Il ringraziamento ai quartieri è venuto anche dal questore Failla: “il modello ‘sicurezza’ che applichiamo è un modello classico, è quello dei grandi eventi di piazza, dei concerti, delle partite di calcio. In occasione della Giostra, per accedere all’area di massima sicurezza, ovvero la piazza, lo spettatore verrà controllato fisicamente ed elettronicamente ed entrerà solo se titolare di regolare biglietto. Il pre-filtraggio sarà essenziale per evitare ogni tipo di confusione e panico. Creeremo in piazza, in una struttura specifica, il centro per la gestione della sicurezza dell’evento, sotto la direzione di un funzionario di pubblica sicurezza, che potrà affrontare ogni criticità e dove parteciperanno tutte le istituzioni e tutti gli enti coinvolti nell’evento”.
I comandanti Ligato e Tesi hanno sottolineato che “in quest’ottica sarà opportuno che gli spettatori giungano ai varchi con congruo anticipo rispetto all’orario di inizio dell’evento, di cui va sottolineato l’aspetto partecipativo, non solo in termini di gioia collettiva ma di sicurezza”.
“L’attenzione che abbiamo voluto dare oggi – ha spiegato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – è relativa sia all’entrata in piazza ma anche all’uscita. In un momento di panico occorrerà capire come deve svolgersi un corretto deflusso. Chiediamo agli spettatori di collaborare nella segnalazione anche di un solo gesto sconsiderato isolando l’autore. Ci piacerebbe togliere le reti attorno al pozzo e in generale allargare le maglie delle misure che stiamo adottando. Sono certo che la nostra manifestazione è caratterizzata da un grande livello di maturità e correttezza, da parte dei diretti protagonisti, e questo con il tempo ci porterà ad attenuare i divieti. Ci sarà comunque il colpo di mortaio”.
Le ordinanze specifiche e il loro contenuto sono state illustrate dal comandante Cino Augusto Cecchini che ha tenuto a specificare come “nulla sia stato lasciato al caso. Si tratta, per alcuni, di divieti vigenti sulla base del regolamento di polizia urbana e dunque dovrebbero essere rispettati 365 giorni all’anno”.
È vietato a chiunque, introdurre e usare in Piazza Grande fumogeni, petardi e altri oggetti pirotecnici, trombe da stadio e altri strumenti sonori, aste rigide di qualsiasi taglio e aste flessibili di lunghezza superiore a un a metro compresi gli ombrelli e a eccezione di quelli retrattili privi di punta. L’intento è evitare che in piazza ci siano oggetti in grado di arrecare molestie e disturbo ai cavalli e creare scompiglio tra la folla. Il divieto vale sia per la prova generale che per la Giostra ed è esteso fin da ora alle edizioni di settembre.
Sul fronte alcol scatta innanzitutto il divieto per titolari e gestori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, compresi quelli temporaneamente autorizzati e quelli inseriti all’interno di altre attività prevalenti come sale giochi, cinema, discoteche e strutture ricettive situate all’interno della cinta murata di somministrare e vendere, per sabato 17 giugno dalle 2 alle 6, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. La misura si rende necessaria per evitare che dopo le cene propiziatorie, soprattutto nelle aree del centro storico, numerose persone, la maggior parte di giovane età, si trattengano continuando a consumarle.
Ulteriori divieti per i titolari degli esercizi di somministrazione e commerciali, in sede fissa, laboratori artigianali, call center e distributori automatici situati nel centro storico riguardano la somministrazione per asporto e la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nonché la vendita per asporto di contenitori in vetro e lattine, contenenti bevande analcoliche. Orari dei divieti: dalle 18 di sabato 17 giugno alle 7 di domenica 19 e dalle 14 alle 24 di domenica 3 settembre.
Vetro e lattine sono inoltre bandite al di fuori delle aree di pertinenza di pubblici esercizi di somministrazione e degli esercizi di commercio in sede fissa mentre Piazza Grande sarà comunque off-limits per chi è in stato di evidente ubriachezza.
La sanzione per tutti questi divieti è di 300 euro. E attenzione ovviamente ai divieti di sosta e alle modifiche alla circolazione nel percorso sia in occasione della lettura del bando durante la mattinata sia nel corso della serata durante la sfilata che precede la manifestazione.
Comune di Arezzo Ufficio Stampa