È trascorso un mese dalla scomparsa di Alberto Fatucchi, per decenni figura di primo piano della cultura aretina. Oltre che eminente studioso dell’età antica e dell’alto medioevo, Fatucchi è stato a lungo presidente dell’Accademia Petrarca e della Brigata aretina degli amici dei monumenti, fondatore e socio onorario della Società storica aretina, che lo ricorda dedicando alla sua memoria il prossimo ciclo di conferenze in programma all’Auditorium Ducci. L’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Arezzo, si intitola “Appunti per la storia della cultura nel territorio aretino” ed è articolata in sei appuntamenti, distribuiti fra ottobre e dicembre. Ma il consiglio direttivo del sodalizio ha allo studio anche iniziative di approfondimento scientifico per ricordare e valorizzare l’opera di Fatucchi.
Questo il calendario delle sei conferenze con la curatela di Luca Berti, tutte in programma al martedì pomeriggio alle 17,30, secondo la collaudata formula della Società storica aretina: 10 ottobre: Nicolò Patrone, “Autori, stili e tematiche del Duecento poetico aretino”; 17 ottobre: Pierluigi Licciardello, “L’immagine letteraria di Arezzo nel Trecento”; 7 novembre: Giovanni Bianchini, “Scritture e rappresentazioni teatrali in Arezzo nei secoli XVI e XVII”; 14 novembre, Sara Faralli, “Il monastero di S. Maria in Gradi in Arezzo: antichità perdute e riscoperte tra Cinquecento e Settecento”; 28 novembre, Luca Berti, “La ridefinizione dell’identità aretina nei primi decenni del Novecento”; 5 dicembre: Ivo Biagianti, “Fuochi sui monti dell’Appennino toscano di A. Curina e la storiografia sulla Resistenza” (in collaborazione con l’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI), Comitato provinciale di Arezzo).
ufficio stampa S.S.A.