Dopo una lunga malattia si è spento oggi pomeriggio Dario Bonini, Maestro di Campo della Giostra del Saracino. Bonini aveva sessantacinque anni e, dopo essere stato a lungo uno dei vice di Massimo Malatesti, aveva esordito nel ruolo di massima autorità in campo fin dalla Giostra del 18 giugno 2005. Nella carica si era alternato, una Giostra ciascuno fino al 2010, con Enzo Gori l’altro vice di Malatesti. Poi, dalla Giostra di settembre del 2010, a causa di un infortunio occorso a Gori durante le prove in piazza, aveva ricoperto ininterrottamente il ruolo fino al 2015. Nel 2016 la Magistratura giostresca lo aveva confermato nell’incarico e, nonostante la rinuncia per la grave malattia che lo aveva colpito, è rimasto, di fatto, in carica fino all’ultima edizione, sostituito nel ruolo dal suo vice, Ferdinando Lisandrelli. Bonini era arrivato alla Giostra grazie al suo amore per i cavalli, per anni aveva anche partecipato alle trasferte dei Cavalieri di Arezzo, il gruppo che unisce molti personaggi della Giostra e che ha portato in tutta Europa il nome della nostra città.
Bonini era titolare a Pieve al Toppo di una macelleria molto nota, che per anni aveva fornito la tradizionale porchetta in palio per la Prova generale e anche, fino alcuni anni fa, per la Giostra. Alberto Rossi, presidente dei macellai di Confcommercio, ha, infatti, espresso il cordoglio dell’associazione: “A nome mio personale, di tutti i colleghi macellai e dell’intera Confcommercio aretina esprimo le più sentite condoglianze per la perdita di Dario Bonini, uomo che ha lasciato il segno nella nostra città non solo per la sua capacità imprenditoriale e per la passione dimostrata all’interno dell’associazione, ma anche per il grande impegno profuso nel mondo della Giostra del Saracino.”
Del profondo dolore dell’’Istituzione Giostra del Saracino e del mondo della Giostra si è fatto subito portavoce il presidente Franco Scortecci: “Una grande perdita per la Giostra del Saracino alla quale negli anni ha dato moltissimo. Figura neutrale e garante di correttezza e imparzialità, la sua personalità e il suo operato sono sempre stati dimostrazione di un fortissimo senso di appartenenza alla manifestazione e alla città”.
Alle parole di Scortecci si è associato il rettore biancoverde Maurizio Carboni: “Il Quartiere di Porta Sant’Andrea, in questo momento di dolore, si stringe attorno alla famiglia di Dario e a quanti l’hanno conosciuto e apprezzato.“
Gianni Sarrini