Martino Gianni ha detto stop. Dopo un percorso pieno di soddisfazioni nella veste di preparatore di Porta Santo Spirito, l’ex “Re della Piazza” lascia la guida tecnica delle scuderie giallo blu e si prende un anno di pausa.
“Nessuna motivazione particolare se non il fatto che devo fare un intervento chirurgico alla spalla e ci sarà una lunga convalescenza.” Queste le dichiarazioni rilasciate a tutti i principali organi di stampa aretini da Martino, con tanto di precisazione: “Non andrò in nessun altro quartiere, devo pensare prima a me stesso; quando tutto sarà passato se ne riparlerà, se ne avrò voglia e se ci saranno le condizioni.” Smentite così anche le insistenti voci che lo avrebbero voluto a Porta Crucifera, quartiere in cerca di un solido punto di riferimento per il rilancio tecnico per risalire la china.
Martino, nonostante l’addio, lascia a Santo Spirito un bottino che mai nessuno avrebbe immaginato: 9 lance d’oro vinte su 15 giostre disputate da tecnico (di cui 3 insieme all’attuale preparatore biancoverde Manuele Formelli).
Che la fortuna non gli avrebbe girato le spalle nemmeno a Santo Spirito si è capito fin dalla giostra di esordio dell’11 giugno 2011, conquistata grazie ad una lancia rotta di Marco Cherici sul 4 (dopo ben due sostituzioni dell’asta) e un 3 di Daniele Gori. La spinta giusta per far crescere l’entusiasmo ai Bastioni, da tempo sopiti dal torpore delle sconfitte post Farsetti.
Nel 2012 ecco arrivare la coppia che cambierà le sorti della Giostra del Saracino: con Martino, infatti, scendono sulla lizza Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci, i “ragazzi terribili” che danno il benservito a tutti con un “triplete” storico (giugno 2012, settembre 2012, giugno 2013), portando giostra dopo giostra il livello della competizione a livelli mai visti (11 centri in dodici edizioni solo per Elia Cicerchia). A quello storico traguardo si aggiungeranno la vittoria del giugno 2014 e l’incredibile poker ottenuto tra il 2016, anno dell’edizione straordinaria, e il giugno 2017. Un’escalation di vittorie su cui Martino Gianni mette firma e controfirma, riportando il quartiere di Porta Santo Spirito agli splendori di un tempo.
In poco tempo l’ex Biancoverde è riuscito a fare breccia nel cuore di tutti coloro che amano la Colombina, anche se, a onor del vero, ai Bastioni non tutti i meriti gli vengono riconosciuti: vedi la scelta della super coppia (Martino non era a favore dell’esordio di Elia Cicerchia) e di alcuni cavalli da giostra (mai persa la fissa per gli “inaffidabili” angloarabi, vedi l’esempio di Palmasol) a cui hanno sempre dovuto pensare i giostratori.
Non tutti credono, infine, che la rottura con il rione giallo blu sia dovuta ad un problema puramente di “spalle”: è noto, infatti, il rifiuto del “Re della Piazza” ad un prolungamento triennale del contratto. Quel che rimane a Santo Spirito dopo l’arrivo di Martino, però, in pochi lo dimenticheranno.