Nuova conferenza martedì 28 novembre per il ciclo “Appunti per la storia della cultura nel territorio aretino”, organizzato dalla Società storica con il patrocinio del Comune di Arezzo. Luca Berti parlerà sul tema “La ridefinizione dell’identità aretina nei primi decenni del Novecento”, come di consueto all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, alle ore 17,30. Curato dallo stesso Luca Berti e dedicato alla memoria di Alberto Fatucchi, socio fondatore e socio onorario del sodalizio recentemente scomparso, il ciclo di conferenze si propone di delineare ed approfondire momenti, istituzioni e figure significative del territorio aretino, cercando di cogliere i nessi che legano il mondo della cultura alla realtà sociale, dalla quale è condizionato e con la quale interagisce.
Negli anni Venti e Trenta del Novecento giungono in porto i processi di ridefinizione dell’identità aretina correlati con gli esiti della rinnovata riflessione sulla storia della città avviata su base documentaria a metà Ottocento. Attraverso la ricostruzione della elaborazione ideologica che approdò alla ufficializzazione dello stemma del Comune ed alla “riesumazione” della Giostra del Saracino è possibile individuare i valori che portarono a privilegiare una particolare visione della storia di Arezzo. Ne emerge l’immagine di una città fiera delle sue origini etrusche, della potenza conseguita in epoca romana e del suo rinnovato splendore tardo-medioevale; città contrapposta in ogni aspetto a Firenze, che pure finì col prevalere. L’identità cittadina allora costruita, non senza forzature storiografiche, è quella ereditata dall’epoca attuale ed è ancora fortemente radicata.
Laureato in Sociologia a Trento, archivista e giornalista, Luca Berti come funzionario del Comune è stato collaboratore del sindaco Ducci ed ha costituito l’Archivio storico comunale postunitario. È presidente della Società storica aretina (della quale fu tra i promotori) e ne dirige il periodico “Notizie di Storia”. Fa inoltre parte della Deputazione di Storia Patria per la Toscana, dell’Accademia Petrarca, dell’Accademia Etrusca e del comitato scientifico degli “Annali Aretini”. È il consulente storico dell’Istituzione Giostra del Saracino ed ha contribuito ad approfondire la storia e la natura del torneo cavalleresco. Ha indirizzato la sua attività di ricerca verso la storia politico-istituzionale aretina e toscana, dall’epoca tardo-medioevale in avanti. Ha all’attivo saggi e monografie, curatele di volumi miscellanei, edizioni di fonti.
La conferenza conclusiva del ciclo, “‘Fuochi sui monti dell’Appennino toscano’ di A. Curina e la storiografia sulla Resistenza”, affidata ad Ivo Biagianti, è in programma il 5 dicembre e viene organizzata in collaborazione con il Comitato provinciale di Arezzo dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi). Come di consueto, gli incontri in programma all’Auditorium Ducci sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.
Nella foto: Bassorilievo di cavaliere di Casa Albergotti erroneamente interpretato come un antico stemma civico.