Franco Ricci: il ricordo dell’uomo e del cavaliere, a vent’anni dalla prematura scomparsa. Ieri domenica 20 maggio al Rione Rosso è stata inaugurata la mostra dedicata all’indimenticato Gian Franco Ricci, per gli aretini “Franco”, simbolo non solo del rione di porta Imolese ma di tutto il Niballo Palio di Faenza e più volte vittorioso alla Giostra del Saracino. All’interno della esposizione sono raccolte foto, costumi e altro materiale documentario capaci di raccontare la vita e le gesta del cavaliere capaci di vincere tra gli anni ’60 e ’70 ben dieci edizioni del Niballo, anche se la fama e le gesta di Ricci non si fermano certo alla giostra faentina, ma sono arrivate in tutta Italia. Ha vinto ben 11 volte ad Arezzo, di cui 9 con il Quartiere di Porta Sant’Andrea, 10 a Faenza, 8 ad Ascoli, 8 a Servigliano, 4 a Foligno, 3 a Narni, 3 a San Gemini, 1 a Monterubbiano. E’ stato anche un cavaliere (vittorioso) assai longevo visto che ha raccolto successi a distanza di ben 29 anni: la prima volta nella sua Faenza nel 1962, l’ultima a Servigliano nel 1991. Tra i suoi numeri da record anche le 10 vittorie in 4 anni dal 1982 al 1985 e le 19 vittorie in 9 anni dal 1970 al 1978. I suoi anni più prolifici, con 4 successi, il 1976 e il 1978 (Arezzo, Ascoli, San Gemini e Servigliano) e il 1985 (Ascoli, Servigliano e 2 volte Foligno). I suoi tris sono invece datati 1971 e 1972 (Ascoli, Faenza e Narni), 1980 (Servigliano e 2 volte Arezzo) e 1984 (Ascoli, Foligno e Servigliano). Franco Ricci è scomparso il 15 aprile 1998 a soli 56 anni ed è tutt’ora ricordato come il miglior cavaliere espresso dalla scuola equestre di Faenza.
Come spiegato dal vice capo rione Gianluca Mainetti, tutto il Rione Rosso ha voluto ricordarlo con questa mostra che chiuderà la Sagra del Pellergino, non solo presentandolo come simbolo rionale ma di tutto il movimento del Palio a Faenza. Commovente il ricordo di Gabriele Romanato, presidente Aierrs: «Quest’iniziativa vuole ricordarlo, testimoniando tutto quello che ha fatto per noi, gente di Palio, e per tutta la nostra città».
Il nastro è stato tagliato dal sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi che ha ricordato Ricci e ha ringraziato il rione Rosso per l’iniziativa, alla presenza di autorità cittadine e delle delegazioni di Arezzo, Servigliano e Sulmona.
La delegazione aretina era composta dal capitano di Porta Sant’Andrea Mauro Dionigi con signora e dall’ex cancelliere biancoverde Gianni Sarrini che ha letto il saluto inviato dall’Istituzione Giostra del Saracino: “L’Istituzione Giostra del Saracino saluta il Niballo Palio di Faenza ed in particolare il Rione Rosso per la organizzazione di questa mostra rievocativa, nel ventennale della morte, dedicata alla memoria di Gian Franco Ricci, giostratore plurivittorioso della Giostra del Saracino all’interno della quale ha svolto per oltre due decenni un ruolo da protagonista contribuendo a far crescere la manifestazione e il senso di appartenenza alla stessa. Giostratore venuto da fuori, come spesso capitava in passato, Ricci ha messo a disposizione della Giostra e dei quartieri per i quali ha giostrato estro, classe, bravura e dedizione tanto da guadagnare da parte del Quartiere di Porta Sant’Andrea con il quale ha corso 22 giostre tra la fine degli anni Sessanta e il 1990, vincendone 9, l’intitolazione delle proprie scuderie. Con la sua formidabile bravura grazie alla quale ha conquistato vittorie in tutta Italia Ricci è ancora oggi, a vent’anni dalla morte, uno dei personaggi maggiormente impressi nella memoria storica della Giostra del Saracino e dei suoi quartieri. In tutti gli appassionati di Giostra è infatti indelebile l’immagine di Franco con indosso il costume bianco verde conservato adesso presso il Museo. Il ricordo di chi con passione ha contribuito a far grande la nostra Giostra del Saracino è la forza ed il valore delle rievocazioni storiche trasmettendo ai tanti giovani che ogni anno indossano con orgoglio i rispettivi emblemi la stessa passione. L’Istituzione Giostra del Saracino augura grande successo alla iniziativa.”
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