Una brutta partita giocata dall’Arezzo contro l’Olbia però un bel gol su calcio d’angolo del gigante Burzigotti trasforma in extremis in una vittoria pesante ai fini della classifica.
Prima del fischio d’inizio c’è la consegna di una targa commemorativa ai genitori di Lauro Minghelli, da parte di Orgoglio Amaranto e dei gruppi della curva a lui dedicata, per ricordare il quindicesimo anniversario della sua scomparsa.
Poi comincia una delle partite più noiose e meno brillanti viste quest’anno al Comunale. Mancano Pelagatti e Remedi che (ri)scontano una squalifica già fatta contro il Pro Piacenza e che oggi devono ripetere per via dell’estromissione dal campionato di quella squadra. Poche azioni degne di nota nella prima frazione di gara, il vento aiuta i sardi ma l’Arezzo fatica a trovare il gioco. Da segnalare lo scontro in area tra il numero sette gallurese che travolge il portiere amaranto Pelagotti che deve anche farsi medicare mentre il sardo viene giustamente ammonito. Il primo tempo finisce, meritatamente 0 a 0.
Nella ripresa è Cutolo che all’8′ impegna il portiere avversario, poi sono i sardi ad attaccare la porta amaranto: al 17′ sfiorano il vantaggio con Ceter che riceve palla dal compagno di squadra Ogunseye e si trova solo soletto davanti alla porta ma la tira clamorosamente fuori. L’Arezzo risponde due minuti dopo con Rolando che però sbaglia il tiro. Poi è Benucci che impegna il portiere gallurese. Mister dal canto, che già aveva cambiato Luciani e Buglio con Zappella e Benucci, prosegue con le sostituzioni nel tentativo di rianimare la squadra: escono anche Rolando e Brunori ed entrano Basit e Persano, infine è Choe che a pochi minuti dalla fine rileva capitan Cutolo. Quando il risultato pari sembra già scritto, il calcio si dimostra ancora imprevedibile con l’Arezzo, contrariamente a quanto fatto in troppe partite segna il gol del vantaggio: al 42′ gli amaranto guadagnano il calcio d’angolo che Serrotti piazza ottimamente in area dove ad attenderlo c’è il “gigante” Burzigotti che dall’alto dei suoi 193 cm non ha difficoltà ad elevarsi e mettere in rete. L’Olbia viene così battuta in extremis quando già pensava di riportare in Gallura un punto prezioso. Da segnalare l’espulsione di mister Dal Canto prima dei quattro minuti di recupero per proteste. Poi più nulla da segnalare. Tre punti preziosi per l’Arezzo che oggi è seconda in classifica dietro l’Entella. Prossima partita sabato 2 marzo, in trasferta contro il Cuneo.
giesse, foto da Facebook
Stadio ”Città di Arezzo”, Domenica 24 febbraio 2019, ore 14.30.
AREZZO: 22 Pelagotti; 16 Luciani (15′ st 2 Zappella), 24 Burzigotti, 26 Pinto, 32 Sala; 4 Buglio (15′ st 21 Benucci), 8 Foglia, 11 Serrotti; 23 Rolando (26′ st 13 Basit); 9 Brunori (26′ st 19 Persano), 10 Cutolo (37′ st 25 Choe). A disposizione: 1 Bertozzi, 3 Sereni, 7 Zini, 17 Salifu, 29 Tassi, 33 Borghini, 39 Belloni. Allenatore: sig. Alessandro Dal Canto.
OLBIA: 33 Marson; 2 Pinna, 4 Bellodi, 6 Iotti, 14 Pisano; 8 Vallocchia, 16 Gemmi (30′ st 20 Muroni), 19 Biancu; 30 Peralta (30′ st 13 Pennington, 44′ st 28 Maffei); 9 Ogunseye, 7 Ceter. A disposizione: 12 Romboli, 22 Van der Want, 3 Pitzalis, 5 Della Bernardina, 15 Cusumano, 17 Senesi. Allenatore: sig. Michele Filippi.
Arbitro: sig. Eduart Pashuku di Albano Laziale; assistenti sigg. Giuseppe Di Giacinto di Teramo e Andrea Micaroni di Chieti.
Note: spettatori presenti oltre 2.000. Espulso Dal Canto per proteste al 45′ st. Ammoniti: pt 23′ Pinna, 39′ Ceter. Angoli: 2-3. Recupero tempi: 2′ e 4′
RETI: st 42′ Burzigotti.