Il Sindaco Alessandro Ghinelli e l’Assessore Marcello Comanducci hanno consegnato, nel corso dell’ormai tradizionale appuntamento nella Sala del Consiglio Comunale, il premio Civitas Aretii 2019 alla band dei Negrita. Alla cerimonia erano presenti le rappresentanze dei quartieri e dei fanti, i musici della Giostra, gli sbandieratori e i rettori dei quattro Quartieri, sotto la regia di Gianni Sarrini, neo coordinatore di regia della Giostra del Saracino, che oggi ha fatto il proprio esordio ufficiale.
“Siamo giunti alla 16esima edizione del premio Civitas Aretii, premio che, ispirato allo straordinario impegno divulgativo di Monsignor Angelo Tafi, riconosce a personalità e realtà del territorio distintesi per ingegno, talento, impegno ed operosità, il loro ruolo di messaggeri di Arezzo oltre i confini della nostra geografia”, ha detto il Sindaco Alessandro Ghinelli. “Non c’è dubbio che Arezzo stia facendo un gran viaggio insieme ad un gruppo che, per stessa affermazione dei suoi componenti, è ‘ostinatamente’ rimasto fedele a questa terra. Si parla di musica, di quell’arte della quale la nostra città ha scelto di fare il proprio elemento distintivo grazie alla straordinarietà di un genio assoluto che qui, se pur può esistere qualche minimo dubbio circa le sue origini, di certo elaborò ed inventò la scrittura universale della musica, quella che da mille anni ormai è alla base di ogni melodia, di ogni tempo. Comprese le note più contemporanee del rock, del quale i protagonisti di oggi rappresentano una voce tra le più influenti nel panorama italiano. Oltre 25 anni di carriera, tour di successo in Italia e nel mondo, e sempre Arezzo come luogo di approdo. E’ un piacere consegnare il premio ai Negrita”.
“Il rapporto dei Negrita con Arezzo è di quelli speciali: nati, cresciuti e ostinatamente rimasti legati alla nostra città e alla sua provincia – ha proseguito l’assessore Marcello Comanducci, ripercorrendo con il suo intervento la carriera della band. – Uniti da un’amicizia e da una passione rare, i Negrita sono oggi uno dei gruppi rock più amati e meno catalogabili della scena musicale nazionale degli ultimi 25 anni. La città che li ha visti nascere, oggi riconosce loro il successo che hanno meritato”.
E’ stato Drigo (al secolo Enrico Salvi) a parlare anche a nome degli altri componenti del gruppo (assente Pau per una indisposizione). Felici di aver ricevuto questo riconoscimento dalla loro città, una città che, ha ricordato Drigo, “vanta i natali di tanti illustri artisti e autentici geni che hanno trovato in questa terra il seme per generare capolavori riconosciuti da tutto il mondo, e che oggi si stringe intorno a noi in una cerimonia ufficiale che scrive il nostro nome sullo stesso libro. Ma non c’è altro motivo di associare i nostri nomi ai grandi del passato se non per le nostre radici, da sempre stabili qui ad Arezzo”. E ha concluso, “viviamo ad Arezzo, viviamo nel mondo, raccontiamo quello che vediamo e promuoviamo il viaggio e l’umanità”.
La motivazione del premio
“Ai Negrita, una delle band italiane che più ha influenzato la scena rock a cavallo dei due millenni, che vantano una mirabile carriera artistica che ha prodotto sin dagli esordi dei primi anni ’90 dieci album discografici, video, colonne sonore e tournèe raggiungendo fama non solo italiana, ma anche internazionale. I Negrita, nonostante il successo, i viaggi per lavoro in Oriente e Stati Uniti hanno saputo e voluto mantenere i legami con le loro radici: l’esigenza di ricongiungersi periodicamente con la città di Arezzo, luogo e dimensione in cui si sono sviluppate le basi della loro cultura personale e musicale. A loro è dedicato il Premio Civitas Aretii 2019, per aver saputo esportare e diffondere l’immagine e la conoscenza di Arezzo, a testimonianza del loro amore e attaccamento per la nostra Città”.