Dichiarazione del gruppo consiliare Pd
“La Giostra del Saracino, come ogni attività di comunità che si svolge grazie al volontariato, è stata messa a dura prova dalla pandemia. Il 2020 non ha visto svolgere le manifestazioni e le attività dei quartieri si sono ridotte drasticamente.
In questo periodo erano in programma i rinnovi dei consigli direttivi dei Quartieri della Giostra che si svolgono ogni tre anni come stabilito dagli statuti.
La decisione unilaterale del sindaco di rinviare le elezioni nei quartieri ha creato una ulteriore spaccatura e aperto un dibattito nel mondo della giostra sia sull’opportunità di sospendere i rinnovi degli organi sociali dei direttivi ma soprattutto sulla legittimità di tale scelta in quanto questa prevarica e supera i poteri delle assemblee dei soci che nelle associazioni di promozione sociale sono sovrane in questo tipo di decisioni, elidendo il principio di democraticità e autonomia dei Quartieri che sono libere associazioni, enti di diritto privato, con statuti depositati presso l’Ufficio del registro dell’Agenzia delle Entrate.
La madre di tutte le questioni ha però una precisa origine, vale a dire la decisione di sciogliere l’Istituzione Giostra del Saracino, nel cui CdA del quale erano presenti i Quartieri attraverso i Rettori. Questa scelta oggi mostra tutti i limiti che avevamo indicato nel Consiglio Comunale dell’8 febbraio 2019.
La centralizzazione sul Comune dell’organizzazione della Giostra che ha portato quella riforma e che oggi permette al sindaco Ghinelli, senza nessun contraddittorio, di fare scelte pesanti sulla vita dei Quartieri togliendo la voce anche a chi, legittimamente, pone delle questioni di merito. Con questa decisione Ghinelli dimostra non la propria forza, ma la debolezza data dalla paura del confronto su tematiche primarie sulla vita dei Quartieri e quindi della Giostra.
A questo si aggiunge un altro grave fatto molto più grave: la scelta di non assegnare la delega alla Giostra del Saracino ad un assessore, come era nella scorsa consiliatura, e l’assenza di una commissione consiliare che possa approfondire il tema, significa che mancherà un’adeguata presenza, un coordinamento tra gli attori in campo e la necessaria programmazione per il futuro.
Appare evidente che le decisioni prese dall’amministrazione in materia di Istituzione e Cda, la decisione unilaterale di Ghinelli di rinviare il rinnovo degli organi dei quartieri, la scelta di non nominare un assessore denota come la Giostra sia relegata a fatto secondario e non attore principale della vita della nostra città.
È già evidente nella programmazione dell’anno giostresco. Aldilà del rinvio delle elezioni, come si intende affrontare l’organizzazione delle due giostre con le limitazioni di ordine sanitario che probabilmente ci accompagneranno in questo anno?
L’amministrazione su questo non risponde e una proposta la facciamo noi.
Nella speranza che passata l’estate ci siano le condizioni per organizzare la Giostra anche con limitazioni di pubblico, pianifichiamo da subito due manifestazioni ad agosto e settembre lasciando gli incassi ai Quartieri che hanno sostenuto in questo anno l’onere di non spengere uno degli eventi più significativi della città.
La Giostra sta vivendo momenti molto delicati e sempre più sta divenendo complessa nella sua organizzazione, non di meno nuove esigenze si stanno sommando a vecchie problematiche che Ghinelli tarda a voler risolvere a dispetto di una gestione verticistica e sbagliata.
Di tutto aveva bisogno la Giostra del Saracino che di altre incertezze e decisioni improvvisate.”