Lo sguardo, il tono della voce, la postura. Tutto, di Faliero Papini, ne metteva in risalto la fierezza. E’ stato IL rettore per Porta Sant’Andrea, un punto di riferimento per la Giostra, un simbolo di quell’aretinità sincera, cruda, senza fronzoli, che oggi si trova di rado e di cui si sente forte la mancanza. Ha vinto tanto ma il successo più profondo era il rispetto che gli portavano i suoi quartieristi e, privilegio concesso a pochi, i suoi avversari. Fu eletto alla guida del quartiere nell’anno in cui sostenni gli esami di maturità: il suo rettorato, diviso in due periodi, l’ho quindi vissuto con lo slancio dei vent’anni prima e con l’entusiasmo dei trenta dopo. Sarà per questo che la sua scomparsa, oltre a una naturale tristezza, mi provoca pure una profonda nostalgia. Un saluto biancoverde Faliero, di appigli per ricordarti ne hai lasciati un’infinità.
Andrea Avato