La Magistratura della Giostra ha nominato ben tre Maestri di Campo per le prossime due Giostre: a Giugno lo scettro dovrebbe essere di Gabriele Veneri mentre a settembre la conferma di Carlo Umberto Salvicchi, a Fabio Butali il ruolo di vice.
Che la nomina di Gabriele Veneri, imprenditore orafo, ex giostratore e consigliere regionale toscano, quale maestro di Campo fosse nell’aria era cosa risaputa, tuttavia non ci aspettavamo una decisione così inusuale da parte dell’attuale Magistratura della Giostra che per le due edizioni del 2023 ha nominato ben tre maestri di campo. Non essendo prevista alcuna edizione straordinaria è ovvio che uno dei tre dovrà vestire le vesti del vice, ruolo che sembra destinato a Fabio Butali, già Maestro di campo lo scorso settembre e che dovrà attendere (forse) le edizioni del 2024 per poter di nuovo impugnare lo scettro del comando. Cronisti sempre molto ben informati, infatti, danno per sicuro nell’edizione del prossimo 17 giugno l’esordio di Gabriele Veneri, mentre il 2 settembre sarà il turno di Carlo Umberto Salvicchi, già presidente Arci e consigliere comunale di Arezzo, attualmente funzionario Confcommercio per la Valdichiana. A Fabio Butali, agente della Polizia Municipale, già candidato a sindaco alle ultime elezioni, rimarrebbe quindi il ruolo del vice, ricoperto nel 2022 da Veneri. La decisione definitiva circa i ruoli, i togati giostreschi (senza cappello) se la riservano a successiva comunicazione così come per le altre nomine della Giostra (cancelliere, sergente dei Fanti del Comune, Areldo, Famigli, ecc.) di cui appare scontata la riconferma secondo tradizione.
Di seguito la nota della Magistratura:
“La Magistratura della Giostra del Saracino – si legge nella nota trasmessa – ampiamente soddisfatta dell’operato dei componenti della squadra dei Maestri di Campo, proseguendo nel metodo dell’alternanza già utilizzato in precedenza, ha nominato per il ruolo di Maestro di Campo Fabio Butali, Carlo Umberto Salvicchi e Gabriele Veneri che verranno successivamente designati per ciascuna edizione, così come le altre figure di Giostra, di cui si riserva l’imminente nomina”.