Intervista a Luca Caneschi, direttore di Amaranto Channel, la nuova tv dell’Arezzo Calcio: “una tv vicina alla città. Daremo tanto spazio alla Giostra.”
Da qualche giorno sul canale 97 sono in onda le trasmissioni di Amaranto Channel, tv ufficiale dell’Arezzo Calcio ma che, come annunciato nella conferenza di presentazione, seguirà anche la Giostra del Saracino. Abbiamo fatto qualche domanda al responsabile Luca Caneschi per saperne di più su questo nuovo progetto.
L’Arezzo Calcio è il primo club di Lega Pro a dotarsi di una sua televisione ufficiale, un passo ambizioso e che sicuramente ha già creato molta curiosità.Prima di parlare del nuovo canale vorrei però chiederti come sta andando questa tua nuova esperienza da responsabile comunicazione dell’Arezzo, ci sono delle mansioni di questo nuovo incarico che ti hanno sorpreso piacevolmente? Viceversa invece qualcosa in cui credi di dover ancora migliorare ?
Tutto sta procedendo molto bene, nel gruppo di lavoro ci sono molti ragazzi in gamba che mi danno una grossa mano e, cosa più importante, la società sta compiendo politiche ambiziose ma “ragionate”. Nonostante non sia la prima volta che ricopro il ruolo di addetto stampa devo ammettere che rispetto alle mie precedenti esperienze sono stato piacevolmente sorpreso dal rapporto che si è creato con i nostri calciatori. Li ho trovati molto più maturi e disponibili a venire incontro ad esigenze di marketing per quanto riguarda la partecipazione ad eventi o la creazione di contenuti multimediali da inserire sui social, hanno molto meno bisogno di essere indirizzati e sono già predisposti naturalmente a darti una mano. Tutto questo mi porta a dire che il prototipo del calciatore moderno negli anni è cambiato ed oggi è, a mio avviso, molto più professionale.
Per quanto riguarda le cose da migliorare direi che non si finisce mai, sicuramente anche per motivi anagrafici mi sento un po’ carente sotto l’aspetto social (non avrei mai pensato che l’Arezzo Calcio potesse stare su TikTok!) ma è per questo che insieme a me lavorano molti giovani collaboratori che anche nel futuro ci aiuteranno a crescere sempre di più in tutti i settori della comunicazione.
Quali sono gli obiettivi che volete raggiungere nel breve e nel lungo periodo con questa nuova piattaforma?
L’obiettivo primario che ci poniamo è quello di avere un canale di informazione nostro, non un classico canale monotematico come quelli che possono avere società di serie A dove si parla della squadra ventiquattro ore al giorno, ma con una programmazione che si occupi un po’ in generale della nostra città. E’ chiaro che fra prima squadra, settore giovanile e calcio femminile la nostra tv sarà fortemente caratterizzata dall’aspetto calcistico ma abbiamo in programma anche un telegiornale locale, seguiremo gli eventi e le manifestazioni più importanti e ci daremo da fare per offrire un palinsesto che (senza avere l’ambizione di diventare una tv generalista) sia comunque vicino alla città.
Per quanto riguarda la programmazione hai già anticipato qualcosa con il presidente Manzo nel video di presentazione dell’emittente, ovviamente a noi ha subito reso felici l’affermazione che la Giostra sarà ampiamente presente, puoi anticiparci qualcosa del palinsesto? come intendi seguire la nostra manifestazione?
Sulla Giostra è chiaro che io mi porto dietro l’esperienza di questi anni che comprende una modalità di racconto che insieme ai miei collaboratori abbiamo costruito ed affinato: avrò la fortuna di avere ancora con me Giorgio Marmorini, Andrea Lanzi, Paolo Nocentini, Peter Peruzzi e tutta la squadra di CorrerGiostra con cui in questi anni abbiamo creato una grande sintonia e che ringrazio perché hanno scelto di seguirmi in questa nuova avventura. Daremo tanto spazio alla Giostra sia durante l’anno che nei momenti più vicini alle due manifestazioni e le modalità di racconto saranno quelle che i telespettatori hanno imparato a conoscere durante questi anni anche se in un altra emittente.
Aggiungo che ovviamente da parte mia non c’è alcun desiderio di contrasto o rivalsa nei confronti di nessuno, è solo che dopo tanti anni mi sembrava doveroso non interrompere un percorso di crescita che aveva portato la Giostra ad avere ascolti inimmaginabili fino a pochi anni fa.
C’è qualcosa che vuoi aggiungere che non ti ho chiesto?
Squadra di calcio e Giostra del Saracino sono due elementi simbolo della nostra città ed è per questo motivo che “non sono di nessuno, ma sono di tutti”, cioè ognuno ha il diritto di vivere o di raccontare queste passioni nel miglior modo in cui crede. Una pluralità di informazione non ha mai fatto male a nessuno, anzi, sarà un ulteriore arricchimento per la nostra realtà.
a cura di Leonardo Maccioni (foto da Facebook)