Il Museo di Porta Sant’Andrea (MuSA) aprirà nelle domeniche della Fiera Antiquaria di Arezzo. Un’iniziativa importante, che punta a far conoscere un grande tesoro aretino come la Giostra del Saracino e la storia del Quartiere sfruttando un periodo favorevole per quanto riguarda i numeri delle presenze turistiche in città. L’iniziativa è stata portata avanti da Porta Sant’Andrea in collaborazione con la Fondazione Arezzo InTour che ha inserito l’apertura del MuSA tra gli eventi collaterali della Fiera.
La prima apertura del Museo e della Sala delle Vittorie è in calendario domenica 7 aprile, con orario al mattino dalle 10 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 15 alle 18.30. I visitatori potranno accedere da via Garibaldi 15, l’ingresso è gratuito. I prossimi appuntamenti sono già in programma il 5 maggio e 2 giugno.
“La Giostra del Saracino è la Festa più identitaria, la tradizione più bella che abbiamo ad Arezzo – commenta Gianni Sarrini, curatore del MuSA – ci sembrava giusto aprire il Museo del Quartiere in concomitanza con uno dei periodi di massimo afflusso turistico in città, per dar lustro alla nostra Festa e la nostra storia. L’iniziativa in collaborazione con Fondazione Arezzo InTour nasce dalla considerazione, condivisa con il direttore Rodolfo Ademollo, di dover mettere in mostra agli occhi di chi visiterà la città un qualcosa di così importante per Arezzo come la Giostra. Per questo, il Museo resterà aperto in tutte le date primaverili della Fiera Antiquaria: un’occasione in più per permettere anche a chi non lo vive da vicino di conoscere e apprezzare il Saracino”.
Il MuSA è stato il primo complesso museale a prendere vita nella realtà della Giostra del Saracino, frutto di un investimento importante e lungimirante del Quartiere di Porta Sant’Andrea, che nel 2011 ha portato alla nascita del Museo.
Oggi, le stanze del MuSA custodiscono: le Lance d’Oro vinte dal 1933 ad oggi nella Sala delle Vittorie “Faliero Papini”, i Vessilli recanti lo Stemma e il Santo del Quartiere, l’elmo del Capitano realizzato a sbalzo da artigiani locali nel 1934, alcuni dei costumi realizzati nel 1934 da Luigi Sapelli detto “Caramba” e di “Nino” Vittorio Novarese, autore del rifacimento del 1956; numerose opere d’arte e cimeli raccolti negli anni. Nelle stanze adiacenti al museo sono presenti la Sala del Consiglio “Giuseppe Municchi”, la Sala Costumi e la Segreteria del Quartiere.
Per visite su appuntamento contattare via WhatsApp il numero 3292610458 (referente Gianni Sarrini).
Scopro di più sul MuSA: https://www.portasantandrea.com/il-museo-storico