Dichiarazione del sindaco Alessandro Ghinelli e dell’assessore Lucia Tanti
“Con il concerto di Capodanno, che si è tenuto al Teatro Petrarca, contiamo di avere posto le basi per una solida tradizione: Arezzo, che ha dato i natali a Guido Monaco e ha la pretesa di diventare città della musica e della formazione musicale, ogni primo gennaio dovrà offrire l’occasione di un appuntamento musicale e concertistico, in grado di fare del Teatro Petrarca, anche grazie all’esibizione delle nostre eccellenze, la ‘casa’ della comunità e della sua vocazione culturale. Il successo che si è registrato per il primo concerto di Capodanno ci fa ben sperare.
A proposito delle eccellenze che si sono esibite: partiamo con il citare il debutto di una realtà come l’Oida, l’Orchestra instabile di Arezzo, nata grazie a molti musicisti aretini, tornati a impegnarsi direttamente per la crescita della città e che conta 35 elementi. La sua performance è stata magistrale, anche grazie alla direzione di un maestro come Romolo Gessi. La presenza al Petrarca di uno dei maggiori esperti del repertorio viennese in Italia ci ha inorgoglito. A Gessi si sono aggiunti il tenore Luca Canonici e il soprano Silvia Martinelli, interpreti di brani che hanno permesso di comprendere e apprezzare il virtuosismo e la loro professionalità, caratteristiche che da anni li hanno resi famosi a livello internazionale. A tutti, il pubblico ha tributato alla fine una vera e propria standing ovation. All’aretina Silvia Martinelli, anche un ‘bentornata a casa’, dopo tanti anni. Un ringraziamento anche alla presentatrice Ilaria Vanni e a Opera Viwa del maestro Andrea Trovato che ha co-organizzato con l’amministrazione questo evento.
Il pubblico è stato l’ulteriore sorpresa positiva: caldissimo, appassionato, numeroso e variegato, dalle famiglie ai giovani. In merito a questi ultimi, rileviamo che la nostra volontà di riservare a titolo gratuito un numero di biglietti per gli studenti dagli istituti scolastici superiori, è stata premiata. La fila alla biglietteria si è protratta fino all’inizio dello spettacolo e il Petrarca ha potuto registrare il tutto esaurito: la dimostrazione più gratificante che Arezzo, in ogni componente sociale e anagrafica, ha grande voglia di teatro, di musica, di cultura.
La collaborazione fra i due assessorati, alla cultura e alle politiche sociali, educative e giovanili, ha reso possibile una serata come questa, che qualifica sempre di più l’amministrazione come attenta allo stretto rapporto tra cultura ed educazione: Arezzo è entrata nel novero delle città europee che tradizionalmente dedicano il giorno del Capodanno a un momento musicale a teatro. Faremo in modo che ci resti”.
Ufficio stampa Comune di Arezzo