Don Vezio Soldani va in pensione: il saluto della Giostra del Saracino.
Dopo quasi quarant’anni di servizio don Vezio Soldani, novantuno anni già compiuti, lascia il servizio nella sua storica parrocchia dopo circa quarant’anni, quella della Badia delle sante Flora e Lucilla in Arezzo, nella omonima piazza. Alla guida spirituale della storica parrocchia cittadina andrà a padre Francesco Bertolucci, dei frati conventuali francescani.
Piazza della Badia è il luogo del raduno dei figuranti della Giostra del Saracino in occasione della cerimonia di estrazione delle Carriere, quindi stamattina, prima della liturgia in cui don Vezio ha passato la guida della parrocchia, il mondo della Giostra ha inteso rendergli uno speciale omaggio su iniziativa dell’assessore Gianfrancesco Gamurrini: i valletti comunali, i quattro Quartieri con i loro vessilli e rettori, i Musici e gli Sbandieratori hanno salutato l’anziano sacerdote con un suggestivo spettacolo di musiche e bandiere dinanzi alla chiesa. Don Vezio ha assistito visibilmente commosso e ha ringraziato tutti di cuore.
Don Soldani è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1951, valdarnese di origine, poi in servizio a Castiglion Fiorentino e in Casentino, a Poppi, poi è stato nominato parroco alla Badia nel 1980, ricoprendo contestualmente il ruolo di assistente spirituale della Confraternita della Misericordia e di cappellano alla clinica San Giuseppe. Nel maggio del 2018 per i suoi novant’anni, grazie a Domenico Giani allora capo della Gendarmeria Vaticana, era stato ricevuto in udienza privata prima dal papa emerito Benedetto XVI poi aveva concelebrato Messa con Papa Francesco a Santa Marta. Al termine il Pontefice fece accompagnare don Vezio all’«Osservatore Romano» per essere intervistato: titolo dell’articolo? “Il parroco felice”. Perché parroco felice? Lo spiegò lo stesso don Vezio alla cronaca cittadina de «la Nazione»: “Il Signore a 90 anni mi continua a dare tante grazie, soprattutto quella di essere sempre contento e non lamentarmi mai”.
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