Cabale, scaramanzie e riti propiziatori sono, o forse sono stati, il sale dei giorni precedenti le Giostre del Saracino. Un tempo, quando le serate passavano nelle sedi tra canti, racconti e giochi popolari, ognuno aveva i propri rituali da ripetere, da solo o in gruppo, per propiziare la vittoria. Voglio ricordare tre episodi salienti (in un caso il termine calza a pennello) di noi ragazzi di Piazza San Giusto, in anni che vedevano la sorte, un tempo avara di vittorie, volgere lo sguardo vero i nostri colori biancoverde.
Iniziamo con il primo: “La maga Bonicioli”
Quello di farsi prevedere il futuro da qualche chiromante o sedicente tale è stato per molto tempo un vizio diffuso. A Sant’Andrea la “strega” ufficiale era un noto personaggio dell’Arezzo del secolo scorso: la maga Bonicioli, al secolo Ivana Del Vita nei Bonicioli poi Ivana Bonicioli Ariani quando assunse il nome del secondo o terzo marito. La Bonicioli, persona dolcissima, di una educazione ed eleganza uniche è stata la “maga” per eccellenza di Arezzo nella seconda metà del ‘900. Come scrisse Claudia Failli su arezzonotizie.it nel ricordare la sua scomparsa avvenuta nel 2010, la Bonicioli “Nella sua vita, secondo i racconti più maliziosi ed indiscreti da lei stessa indirettamente confermati, aveva collezionato un certo numero di amanti e di accompagnatori oltre che di mariti. Elegante, dolcissima e particolarmente desiderosa di instaurare con l’altro un legame… Ha predetto risultati elettorali, esiti di partite e nel suo salotto ospitava con regolare cadenza i personaggi più in vista dell’Arezzo bene che non mancavano di farle visita per ricevere un aggiornamento sul loro futuro più prossimo. Tra questi figurano professionisti, giornalisti, medici, politici, avvocati e qualche ex manager del ‘Cavallino Rampante’ che non mancava di interrogarla sullo schema di gioco e futuri esiti di quella formazione amaranto che tanto fa girare la testa agli aretini.”
A Ivana, ospite anche di numerose trasmissioni televisive, non potevamo mancare di chiedere pronostici, amuleti ecc. Uno dei cori più in voga tra gli anni ’80 e ’90 era, infatti, dedicato proprio a lei che aveva la propria abitazione/studio in via Trento Trieste, pochi metri dopo la Porta, sopra il negozio di biciclette di Enzo Piccoletti. Nelle notti di vigilia i quartieristi di via delle Gagliarde cantavano “STANOTTE A MEZZANOTTE LÀ FUORI DELLA PORTA, LA STREGA A NOI C’HA DETTO CHE VINCEREM LA GIOSTRA! PRONTI SONO I CAVALLI, SON PRONTI I GIOSTRATORI, E NELLA PIAZZA GRANDE FAREMO TUTTI FUORI!”
Nel mito biancoverde c’è anche un aneddoto che la riguarda e che spesso veniva raccontato nelle nottate in sede: come sempre la bottega di Enzo Piccoletti era il ritrovo dei tanti ragazzini che andavano da lui a sentire i suoi racconti di Giostra e non solo. A un certo punto, si parlava di chi avesse potuto vincere l’imminente Giostra, Enzo sentenziò: “Adesso andiamo su dalla maga Bonicioli e gli si chiede chi vince!”. Enzo, seguito dallo stormo di ragazzini curiosi, uscì dal negozio e, arrivato al portone accanto, suonò con energia il campanello. Dal citofono uscì la voce inconfondibile della maga Bonicioli che trillò: “Chi è?” Al che il buon Piccoletti, con fare deluso, si volse verso i ragazzi che erano alle sue spalle e se ne uscì con un laconico: “Se comincia bene…”
Vogliamo però ricordare la simpaticissima Ivana, sempre generosa verso il quartiere, con il ricordo della sua ultima profezia. Pochi giorni prima di mancare, nel giugno del 2010, venne ricoverata in ospedale d’urgenza; tra gli addetti del 118 che la soccorsero c’era un dirigente di Sant’Andrea che, come prevede la procedura, iniziò a porgli delle semplici domande per valutarne il livello di coscienza. Alla fine, avendola riconosciuta. gli chiese anche chi avrebbe vinto l’imminente Saracino del 19 giugno 2010. Con un filo di voce la Bonicioli rispose perentoria con una sola parola: “BIANCOVERDE!” Pochi giorni dopo Enrico Vedovini e Stefano Cherici conquistavano, in una Giostra ricca di colpi di scena, la trentaduesima Vittoria per Porta sant’Andrea. La maga Bonicioli, anche in punto di morte, aveva ancora una volta predetto il vero…
giesse (foto da internet)