Nel ricordo del ‘Nonno’ Massimo Bianchini, gli Sbandieratori di Arezzo sono onorati di donare alla ASP Pia Casa di Riposo Vittorio Fossombroni un nuovo ausilio per gli ospiti, grazie alla somma raccolta fra il pubblico della serata “Musica Bandiere e Voci in Pieve” dello scorso dicembre, ma anche grazie alla generosità dei soci dell’Associazione Sbandieratori.
“Parlare del Nonno significa parlare dell’essenza stessa degli Sbandieratori e di quell’alchimia di amicizia, emozioni, impegno e passione che da decenni lega fra loro i componenti del Gruppo.
Massimo ne ha fatto parte per quasi cinquant’anni, vestendo il suo costume da tamburino ben 897 volte, praticamente senza mai mancare un impegno o un allenamento, fin quando gli è stato possibile. – affermano in un comunicato – Gli Sbandieratori sono stati davvero per lui una seconda famiglia, e tutta la sua vita è stata contrassegnata da quel senso di appartenenza che lui, orgogliosamente, ha sempre manifestato anche verso le nuove generazioni. Ci piace ricordarlo nel suo ultimo ingresso sulla lizza di Piazza Grande, mentre con passo ormai incerto ma fiero risponde salutando all’affetto tributatogli dal pubblico della Giostra del Saracino.
Il ‘Nonno’ ha vissuto l’ultimo periodo della sua vita nella “Casa Pia”: l’Associazione Sbandieratori di Arezzo vive quindi con particolare intensità e commozione questa opportunità di poter donare qualcosa che ne mantenga vivo il ricordo e possa essere utile agli ospiti di questa istituzione benemerita.”
Nell’assemblea dei soci tenutasi venerdì scorso, gli Sbandieratori hanno approvato all’unanimità sia la relazione del Consiglio, presenstata dal presidente Giovanni Bonacci, sia il rendiconto economico. È stato dato il via anche alle procedure elettorali per l’elezione dei nuovi organi sociali che vedrà il direttivo composto ancora da undici menbri. In fase straordinaria è stata approvata all’unanimità anche la nuova versione dello Statuto, modificata secondo le prescrizioni del nuovo Codice del terzo settore. Inserita la norma che prevede un massimo di tre mandati consecutivi per i dirigenti.