La cerimonia della donazione dei ceri apre l’anno giostresco, quest’anno la ventesima edizione.
Da ieri è aperto l’anno giostresco 2017. Com’è tradizione da vent’anni, l’atto d’inizio è stato la cerimonia dell’offerta dei ceri al beato Gregorio X, usanza che riprende l’antico rituale degli statuti aretini medievali, in cui era previsto che la cera fosse acquistata dal Comune fosse distribuita alle chiese principali della città: la Pieve e la Cattedrale. Alla cerimonia, tenutasi ieri pomeriggio alla presenza dei Quartieri, dei fanti e vessilliferi del Comune, dei Musici e degli Sbandieratori era presente anche don Serafino Coppellotti, parroco del Duomo di Piacenza, città di origine di Tebaldo Visconti, poi eletto Sommo Pontefice con il nome di Gregorio X che morì ad Arezzo nel 1276, ancora oggi le sue spoglie sono custodite nel nostro Duomo, costruito anche grazie al suo lascito di 30mila fiorini d’oro, un vero capitale per l’epoca. Il parroco del Duomo di Piacenza è stato invitato alla cerimonia dal suo omologo aretino don Alvaro Bardelli, ispiratore nel 1998 della manifestazione. Presente in costume anche il nostro sindaco Alessandro Ghinelli. Al termine della cerimonia don Alvaro ha ringraziato i Quartieri per l’offerta di mille euro che, come sempre andranno al “Baby Hospital” di Betlemme l’unico ospedale pediatrico della zona. “Che sia un anno di pace e bello per la nostra città! – ha concluso don Alvaro nel suo saluto – Che il beato Gregorio e san Donato ci proteggano!” Durante la cerimonia Musici e Sbandieratori hanno eseguito il “Gloria” tartto dal “Laudario di Cortona”, famoso per essere la colonna sonora del film su san Francesco “fratello sole, sorella luna” di Franco Zeffirelli.
Gianni Sarrini – (foto di A. Falsetti)