Il 27 agosto di 100 anni fa, nel 1924, è nato Carlo Dissennati, forse il più brillante, preparato, colto e appassionato uomo di Giostra di tutti i tempi.
Giornalista de La Nazione dal 1952, ha iniziato a scrivere di Saracino fin dal principio. Capitano di Porta Crucifera, vince la sua prima e unica Lancia d’oro il 7 settembre 1958 con i giostratori Marino Gallorini e Arturo Vannozzi.
Nel 1963 fa la sua prima trasferta a Copenaghen (Danimarca) con il gruppo Sbandieratori, in occasione della prima schermaglia di Andrea Imparati e Luigi Salvadori.
Il 12 novembre 1964 (a 40 anni) diventa presidente dell’Associazione Folkloristica Sbandieratori di Arezzo e resterà in carica fino al 1996, per ben 32 anni. Insieme ai suoi ragazzi ha portato il nome della sua città per i cieli di tutto il mondo. A lui, ancor oggi, è intitolata la Scuola Sbandieratori.
Nel 1966 fu membro della commissione presieduta dal sindaco Renato Gnocchi e composta dal prof. Vittorio Dini, dall’avvocato Giacinto Marcantoni Sarrini e da Alberto Mario Droandi, voluta dal Consiglio Comunale di Arezzo, per suggerire le modifiche alle strutture organizzative della Giostra e alla sua regolamentazione. È stato Coordinatore di Regia dal 1976 al 1978 (a 52 anni), membro della Giuria e membro del Comitato Cittadino della Giostra.
Carlo Dissennati ha pubblicato il primo libro sulla Giostra del Saracino che ancora oggi rappresenta la memoria storica della festa aretina, “Le Mille Lance del Saracino” (1966), realizzando anni dopo una preziosa opera fotografica intitolata “Giostra del Saracino” (1982).
Formidabile oratore e straordinario scrittore, ha dedicato la sua vita a raccontare con le parole e la sua macchina da scrivere le storie più belle della secolare tradizione aretina.