A LUCA SIGNORELLI E AL CENTENARIO DELL’AREZZO CALCIO LE DEDICHE DELLE GIOSTRE 2023
Assegnato il premio alla carriera a Lamberto Parigi, le Prove Generali intitolate a Eros Ricciarini e Vittorio Dini. Porta del Foro vincitore del “Premio Fulvio Tului” di giugno e Porta Sant’Andrea vincitore per l’edizione di settembre.
Questa mattina si è svolta la ventottesima edizione della cerimonia di premiazione dei giostratori. Nel Chiostro di Palazzo Comunale l’assessore al turismo Simone Chierici e il consigliere comunale con delega alla Giostra Paolo Bertini hanno premiato i giostratori protagonisti delle due edizioni della Giostra del Saracino e delle Prove Generali del 2022, alla presenza dei rettori dei quartieri.
La solenne cerimonia ha visto anche consegnare i premi alla memoria e alla carriera ed è stata l’occasione per annunciare i vincitori del Premio “Fulvio Tului”, giunto alla ottava edizione e consegnato al quartiere che ha sfilato meglio nelle edizioni 2022 della Giostra del Saracino: per l’edizione di giugno il premio è stato vinto dal quartiere di Porta del Foro (giuria composta da Elena Ciapetti, Mauro Silvestrini e Giacomo Severi), per l’edizione di settembre è stato vinto dal quartiere di Porta Sant’Andrea (giuria composta da Donatella Zanchi, David Checcucci e Andrea Sereni).
Il riconoscimento alla carriera è stato invece attribuito a Lamberto Parigi. “Artista, disegnatore e appassionato di Giostra – recita la motivazione con cui gli è stato assegnato il premio – fin dalla prima edizione della cerimonia di premiazione dei giostratori, nel 1993, si è messo al servizio della manifestazione creando le cere dalle quali sono state di anno in anno realizzate le medaglie d’argento offerte in premio ai giostratori titolari. Abile scultore ha impresso sugli stampi i temi di oltre cinquanta dediche delle lance d’oro che si sono susseguite in quasi tre decenni”.
Le Prove Generali 2023, recuperando le intitolazioni già previste per le edizioni 2020 annullate causa Covid, saranno corse alla memoria di Eros Ricciarini, storico tamburino e vicepresidente del Gruppo Musici e del professore Vittorio Dini primo direttore tecnico degli Sbandieratori, rispettivamente il 15 giugno e il 1° settembre.
Eros Ricciarini (27.7.1959 – 08.06.2005) Storico “tamburo” del Gruppo Musici della Giostra del Saracino vi entra a far parte nel 1976 seguendo le orme del padre Otello, già chiarina nel 1955, anno di costituzione del gruppo. Dagli anni 70 è stato uno dei più convinti ed attivi sostenitori del Gruppo Musici del quale ha ricoperto anche la carica di vicepresidente. Eros Ricciarini ha continuato negli anni ad insegnare le musiche della Giostra alle giovani leve con grande professionalità ed altrettanta umiltà, trasmettendo grande passione ed amore per la Giostra del Saracino. Un ricordo indelebile quello che ha lasciato all’interno dell’associazione che nel 2005, anno della sua prematura scomparsa, ha istituito il Premio “Eros Ricciarini” assegnato ad ogni edizione ad un musico che si è particolarmente distinto per impegno e dedizione. Un modo per tenere viva la memoria dello storico tamburino tramandando l’amore e la passione per la musica che ha contraddistinto tutta la sua vita.
Vittorio Dini (12.7.1925 – 26.07.2018) Primo Direttore Tecnico degli Sbandieratori, Sbandieratore d’Onore dal 1964, è stato anima e storia dell’Associazione. Docente universitario, ha sempre amato stare in mezzo ai giovani e condividere con loro il suo sapere. Chiamato fin da subito a dirigere l’associazione dal fondatore Alberto Mario Droandi assieme a Florido Magrini, studiò e sviluppò l’antica tecnica del “maneggiar l’insegna” e condusse ai massimi livelli tecnico coreografici e ai più alti riconoscimenti planetari la scuola aretina dello sbandieramento. Una passione, questa, trasmessa anche ai figli. Scomparso nel 2018, con lui l’Associazione Sbandieratori ha perso un punto di riferimento della sua storia e della sua memoria. Il mondo della Giostra lo ricorda durante la sua ultima apparizione sulla lizza a braccia aperte quasi a voler abbracciare tutti i presenti.
Annunciate anche le dediche delle Lance d’Oro che i quartieri si contenderanno in piazza Grande in occasione delle due edizioni 2023 del Saracino.
La Lancia d’oro della Giostra di San Donato, sabato 17 giugno, sarà dedicata a Luca Signorelli nel cinquecentenario della morte avvenuta a Cortona nel 1523. Luca Signorelli, pseudonimo di Luca d’Egidio di Ventura o più comunemente Luca da Cortona, è riconosciuto come uno dei maggiori interpreti della pittura rinascimentale. Discepolo di Piero della Francesca, pittore alla corte dei Medici sotto Lorenzo il Magnifico e precursore della “maniera moderna” sono celebri, tra le sue innumerevoli opere, gli affreschi dedicati alle scene del Giudizio Universale nella cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto, La Flagellazione custodita nella pinacoteca di Brera, il San Giorgio e il Drago conservato ad Amsterdam, oltre al contributo riconosciutogli nella raffigurazione del Testamento e morte di Mosè nella Cappella Sistina. Il Museo d’arte moderna e medievale di Arezzo custodisce quella che è considerata la sua ultima opera, la grandiosa pala della Madonna col Bambino e Santi. Di lui Giorgio Vasari scrisse: “Quella persona che col fondamento del disegno e degli ignudi particolarmente, e con la grazia della invenzione e disposizione delle istorie, aperse alla maggior parte degli artefici la via all’ultima perfezione dell’arte”.
La Lancia d’Oro della Giostra della Madonna del Conforto, domenica 3 settembre, sarà dedicata al centenario dell’Arezzo Calcio. Era il 10 settembre 1923 quando ad Arezzo un gruppo di giovani appassionati di calcio fondò lo Juventus Foot Ball Club Arezzo. Nella società, che si distinse fin da subito con discreti piazzamenti, negli anni a venire confluirono una dopo l’altra numerose compagini locali cittadine fino a dare vita, nel 1930, all’Unione Sportiva Arezzo. Arrivata tra alterne vicende ai giorni nostri, oggi la squadra della città milita nel campionato di serie D come Società Sportiva Arezzo. Cento anni di storia amaranto hanno visto il Cavallino Rampante calcare numerosi campionati dai campi del dilettantismo a quelli della serie B, con la prima storica promozione del 1966, altre partecipazioni nella serie cadetta si sono susseguite tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Ottanta fino all’ultima dal 2004 al 2007. Gioie, dolori, emozioni, gol storici, stagioni da incorniciare e altre da dimenticare, presidenti, allenatori, giocatori che si sono susseguiti nei decenni, personaggi e aneddoti che intrecciati ai fili d’erba dei campi di pallone hanno scritto un secolo di gloriosa storia.
I giostratori esordienti sono stati premiati con le pergamene, mentre i giostratori titolari hanno ricevuto le medaglie d’argento create sulle cere realizzate dagli studenti dell’Istituto Tecnico e Professionale di Arezzo – Sezione Orafi che riprendono il tema della dedica di ogni edizione della Giostra.
Giostratori esordienti premiati: Per Porta Crucifera: Andrea Bennati, Niccolò Paffetti; Per Porta del Foro: Edoardo Falchetti, Roberto Gabelli, Niccolò Scarpini; Per Porta Sant’Andrea: Matteo Bruni, Leonardo Tavanti (premio ritirato dal capitano biancoverde Andrea Gavagni); Per Porta Santo Spirito: Elia Pineschi, Niccolò Pineschi, Elia Taverni.
Giostratori titolari premiati: Per Porta Crucifera: Adalberto Rauco, Lorenzo Vanneschi; Per Porta del Foro: Davide Parsi, Francesco Rossi; Per Porta S.Andrea: Tommaso Marmorini, Saverio Montini; Per Porta S.Spirito: Elia Cicerchia, Gian Maria Scortecci.
Al termine della cerimonia i Musici della Giostra hanno eseguito l’Inno del Saracino e a seguire sono stati scoperti i tabelloni con i punteggi marcati dai giostratori che hanno sfidato il Re delle Indie nelle due edizioni del Saracino dello scorso anno. Nessuna contestazione.
(foto di Ufficio stampa Comune Arezzo, Alessandro Falsetti, Paolo Nocentini)