La proposta presentata ieri mattina dall’amministrazione comunale alla Consulta per “assicurare continuità organizzativa e fronteggiare l’emergenza Covid”. L’iter regolamentare tuttavia è in salita.
Questo il testo del comunicato stampa inviato ieri pomeriggio, 2 settembre 2020, dall’ufficio stampa del Comune: “Nella riunione di questa mattina della Consulta dei quartieri, l’amministrazione comunale ha sottoposto al vaglio dei quattro rettori diverse questioni relative alla Giostra del Saracino, in considerazione della particolarità dell’anno giostresco che volge al termine.
Tra le altre cose, l’amministrazione ha ricordato che il momento attuale è assai delicato, in quanto le restrizioni e le limitazioni che Covid-19 ha posto a numerose attività, rendono difficile il lavoro degli organi gestionali di vari soggetti che operano nel territorio.
La scadenza di molti consigli di amministrazione proprio nel periodo Covid, ha reso opportuno e necessario attuare un principio di continuità degli organi stessi. Per lo stesso motivo è stata prospettata ai rettori la possibilità di prorogare di un anno il mandato dei rispettivi consigli direttivi, in scadenza il 31 dicembre 2020.
La finalità della proposta è quella di garantire ai quartieri una proficua continuità organizzativa, amministrativa e logistica, in modo da fronteggiare il più efficacemente possibile l’emergenza sanitaria, che ha comportato l’annullamento delle due edizioni della Giostra del Saracino e una drastica riduzione delle attività sociali, con una conseguente e tangibile decurtazione delle risorse economiche disponibili.
Considerando che i consigli direttivi dei quartieri hanno potuto gestire soltanto quattro edizioni della Giostra anziché le sei previste, l’amministrazione ha messo sul tavolo l’opportunità di procrastinare la scadenza degli stessi al 31 dicembre 2021, ferma restando la necessità di valutare nel tempo l’evoluzione della situazione sanitaria ad Arezzo.
Conditio sine qua non per la proroga del mandato dei consigli direttivi, è l’accettazione unanime della proposta da parte dei quartieri, ovviamente nel pieno rispetto dell’autonomia decisionale di ciascun soggetto. La Consulta tornerà a riunirsi mercoledì prossimo, 9 settembre.”
Tale proposta appare alquanto anomale, vista l’autonomia degli Statuti di Quartiere che non consente tale eventualità. Oltretutto tale decisione sarebbe anche in contrasto con il Regolamento della Giostra del Saracino approvato dal Consiglio Comunale, che non la prevede, stabilendo in tre anni solari la durata dei direttivi di quartiere. Non ci risulta che i decreti Covid-19 approvati dal governo consentano ai sindaci di decidere riguardo a libere ed autonome associazioni di cittadini quali sono i quattro quartieri nè vi siano esigenze di ordine pubblico e quant’altro che la giustifichino.
La procedura elettorale potrebbe essere cambiata solo modificando il Regolamento da parte del prossimo Consiglio Comunale che potrà riunirsi solo dopo la nomina del nuovo sindaco (quindi oltre metà ottobre) e la consequente modifica di tutti e quattro gli statuti di quartiere da parte delle rispettive assemblee straordinarie dei soci. Una semplice delibera della Giunta Comunale potrebbe essere impugnata da un qualsiasi privato cittadino avente un legittimo interesse in essa, ovvero un qualsiasi socio di un quartiere che si vedrebbe sottratto l’esercizio democratico del voto. Suscita perplessità che il sindaco Ghinelli, trascorsi due mesi dalla decisione di non correre neppure l’edizione di settembre, convochi la Consulta a ridosso delle elezioni comunali per avanzare questa proposta.
giesse (foto archivio 2018 – seggio elettorale a Porta Sant’Andrea)