Novant’anni fa le note di “Terra d’Arezzo” risuonarono per la prima volta in piazza Grande: il mondo delle Giostra ha reso omaggio all’Isola d’Elba al compositore Giuseppe Pietri.
Era composta da 40 membri, la rappresentanza dell’amministrazione comunale e delle associazioni legate alla Giostra del Saracino, quartieri, Musici, Sbandieratori, Signa Arretii, che renderà omaggio alla tomba di Giuseppe Pietri all’isola d’Elba.
La nutrita “ambasciata” segue l’atto di indirizzo proposto dai consiglieri di ‘OraGhinelli 2025’ Simon Pietro Palazzo, capogruppo, e Ilaria Pugi, presidente della Commissione Cultura, e approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 24 febbraio. Nel dispositivo dell’atto veniva chiesto al sindaco di promuovere l’iniziativa e farla coincidere con una domenica di maggio (mese nel quale ricorre la nascita del Maestro), quale preludio alla prima giostra del 2022.
Nato a Sant’Ilario in Campo il 6 maggio 1886 e morto a Milano l’11 agosto 1946, Pietri è legato ad Arezzo e alla sua rievocazione storica per avere composto, insieme ad Alberto Severi, l’inno della Giostra del Saracino “Terra d’Arezzo” che proprio a giugno del 2022 celebra i 90 anni dal suo debutto avvenuto nella seconda edizione della Giostra dell’epoca moderna.
Nella giornata di sabato 14 maggio si è svolto l’incontro tra le amministrazioni comunali di Arezzo e Campo nell’Elba. Nell’occasione, la delegazione aretina, guidata da Simon Pietro Palazzo, ha fatto omaggio al sindaco di Campo nell’Elba, insieme ad altri doni evocativi della manifestazione, di un mirabile manufatto realizzato dal Maestro Francesco Conti e raffigurante, con varie simbologie, la città di Arezzo, la sua Giostra e il suo legame con Giuseppe Pietri: a seguire, il corteo della Giostra del Saracino con l’esibizione di Musici e Sbandieratori ha sfilato per le vie di San Piero in Campo per poi trasferirsi a Marina di Campo.
Le celebrazioni si sono conluse oggi, domenica 15 maggio, con la messa solenne in suffragio nella chiesa di Sant’Ilario e l’omaggio al compositore sepolto nel cimitero del paese.