Il biancoverde Christian Otelli si laurea con una tesi sulla preparazione altetica del cavaliere della Giostra. La discussione nei giorni scorsi all’Università di Perugia.
“La preparazione atletica del Cavaliere della Giostra del Saracino”. È questo il titolo della tesi di laurea di Christian Otelli, quartierista e figurante biancoverde, che pochi giorni fa è stato proclamato dottore magistrale in Scienze Motorie all’Università di Perugia al termine del suo percorso di studi in ‘Scienze e tecniche dello sport e delle attività motorie preventive e adattate’. Un contributo originale, innovativo, che segue e analizza nel dettaglio il gesto atletico e motorio del Giostratore, inserendo, di fatto, il lavoro di Christian nella storia della letteratura giostresca.
Una tesi non banale Christian, che rileva il tuo stretto rapporto con le tue radici, la tua città e il mondo della Giostra. Da dove nasce una scelta così particolare?
La mia scelta di dedicare la ricerca di tesi magistrale alla Giostra del Saracino nasce da un profondo legame con la mia amata città, Arezzo e al mio lavoro nel mondo del fitness e di preparazione atletica. Sin da bambino, ho nutrito una passione per quest’antica tradizione, emulando i cavalieri con un rudimentale “Buratto” e trasformando la mia bicicletta in un destriero immaginario e la classica scopa come lancia. Col passare degli anni, sono entrato a far parte del Quartiere di Porta Sant’Andrea, qui ho coltivato le mie amicizie e conosciuto tante generazioni di quartieristi, partecipando poi come figurante alla Giostra e vivendo emozioni uniche e indimenticabili.
Non deve essere stato un lavoro semplice, rappresentando questa tua ricerca sostanzialmente un unicum nella letteratura di Giostra. Come hai lavorato alla stesura della tesi, quali aspetti hai valorizzato? E quale contributo potrebbe portare alla nostra Festa?
Nel corso della mia ricerca, ho fatto ampio uso di testi che narrano l’evoluzione storica della Giostra di Arezzo, arricchendo poi il mio lavoro con studi scientifici riguardanti la preparazione atletica del cavaliere. Con il prezioso supporto della mia relatrice, abbiamo analizzato con attenzione i movimenti del giostratore durante la competizione, studiando le diverse forze fisiche richieste per mantenere l’equilibrio in sella al cavallo, assorbire l’impatto contro il Buratto, senza trascurare la forza necessaria per mantenere la lancia in resta. Indubbiamente, questa tesi rappresenta un contributo innovativo nel panorama accademico della facoltà di Perugia, aprendo nuove prospettive di ricerca fino ad ora inesplorate. Mi ha onorato poter introdurre tale ambito di studio nella comunità accademica. Il mio impegno si è concentrato soprattutto nel valorizzare l’importanza dell’allenamento fisico al di là dell’ambiente tradizionale delle scuderie, cercando di creare un collegamento sinergico tra l’esperto di preparazione atletica di cavalli e quello specializzato nel fitness e delle scienze motorie. In particolare, ho approfondito l’utilizzo della programmazione e della pianificazione della forza come elementi chiave di questa ricerca.
Nella tesi possiamo trovare quindi anche spunti su come migliorare la performance fisico-atletica di un Giostratore?
La mia ricerca si è estesa oltre il semplice allenamento fisico, concentrandosi anche sullo sviluppo dell’equilibrio mentale. Ho esplorato come un cavaliere, guidato da un preparatore atletico, possa comprendere e gestire gli stati fisici e mentali del proprio corpo, garantendo un’elevata efficienza e prestazioni ottimali. Attraverso analisi giornaliere accurate da parte del preparatore atletico, è possibile valutare il rischio di infortuni e lavorare in modo mirato per raggiungere livelli di prestazione elevati. L’armonia e il coordinamento tra corpo e mente emergono così come elementi fondamentali per il successo nel campo equestre.
Sicuramente avrai spiazzato la commissione con un tema così particolare. Hai avuto un riscontro positivo? Introdurre i professori alla Giostra è stato complesso?
Durante la presentazione della tesi, ho cercato di catturare l’essenza del folklore della giostra attraverso immagini d’epoca, coinvolgendo così l’intera platea. Sono felice di annunciare che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto! È stato un momento divertente scoprire che la presidente della commissione era residente a Porta Crucifera, creando un legame ulteriore grazie alla nostra appartenenza a quartieri diversi. È gratificante sapere che il mio impegno nello scrivere la tesi e l’attenzione ai dettagli siano stati riconosciuti e apprezzati.
Intervista a cura di Andrea Talanti