Nella sala del Consiglio Comunale è stata presentata la Lancia d’oro della CXXXIV edizione della Giostra del Saracino, dedicata al tenente dei Bersaglieri Giuseppe Mancini. Hanno partecipato il sindaco Alessandro Ghinelli, il vicesindaco e assessore alla Giostra Gianfrancesco Gamurrini, i rettori dei quattro quartieri Simone Catalani, Maurizio Carboni, Francesco Fracassi e Ezio Gori, il direttore del Servizio Cultura e Turismo Arch. Roberto Barbetti, il consulente storico della Giostra Luca Berti, il maestro intagliatore Francesco Conti che ha realizzato la lancia con il supporto dell’artista Pasquale Marzelli, il presidente regionale dell’Associazione Regionale Bersaglieri Alfio Coppi e i presidenti di Rotary Club Arezzo, Roberto Giotti e Inner Wheel Arezzo Toscana Europea, Anna Bacconi, sponsor del progetto “Adotta una lancia” che ha permesso la realizzazione del trofeo.
Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli nel dare iI benvenuto alla conferenza stampa di presentazione della Lancia d’oro ha commentato: “Desidero innanzitutto sottolineare l’importanza della dedica al Tenente dei Bersaglieri Giuseppe Mancini, nel centenario della scomparsa avvenuta nella prima guerra mondiale. Mancini è stato un eroe, e chi ha difeso la patria, come lui ha difeso Arezzo, non poteva essere dimenticato da questa città. Ricordo tra l’altro che l’associazione Signa Arretii, nella propria sede ha ricostruito, per quanto possibile, la storia di Mancini, non avendo lui lasciato eredi che potessero dare testimonianza del suo esempio. L’altro aspetto che mi preme sottolineare è la scelta che l’Amministrazione ha fatto per valorizzare questo trofeo e quelli che seguiranno, ovvero quella di coinvolgere artisti aretini nella realizzazione degli stessi. Così, questa lancia si caratterizza per il pregevole disegno dell’aretino Pasquale Marzelli, realizzato dal maestro intagliatore Francesco Conti. Una pratica che si ripeterà anche in futuro: è nostra intenzione lasciare ai quartieri, proprio grazie a queste prestigiose lance, non solo un riconoscimento simbolico, ma anche di significativo valore. Infine ringrazio gli sponsor che hanno consentito la realizzazione di questa lancia e i bersaglieri sempre presenti nella nostra città con il loro spirito di corpo eccezionale”.
La parola è passata poi all’Assessore alla Giostra Gianfrancesco Gamurrini che si è soffermato sull’attenzione della città al tenente Mancini: “Questa lancia è una bellissima opera con una bellissima dedica, non tutti sanno che c’è un luogo ad Arezzo intitolato a Giuseppe Mancini: quello che comunemente chiamiamo Campo di Marte è in realtà il parco Mancini dove una volta sorgeva lo stadio a lui dedicato”. E ha proseguito ponendo l’attenzione su alcuni aspetti logistici che interesseranno la manifestazione del 17 giugno: “Approfitto dell’occasione per anticipare che quest’anno ci saranno misure di sicurezza particolari. Non c’è alcun motivo di preoccupazione, ma tutte le manifestazioni che coinvolgono un certo numero di persone sono attenzionate in maniera particolare dalle forze dell’ordine e questo potrebbe creare discrete code agli ingressi. Invitiamo quindi tutti gli spettatori a presentarsi con largo anticipo agli accessi perché ci saranno una serie di misure a tutela del corretto svolgimento della manifestazione”.
Il Direttore del Servizio Cultura e Turismo, arch. Roberto Barbetti: “Questa lancia segna un ulteriore punto di innovazione nella scelta delle personalità artistiche che contribuiranno, da qui in avanti, all’intaglio delle lance d’oro. L’impasse che si era generata l’anno scorso con la selezione dei bozzetti di Giugno, nessuno dei quali era stato giudicato in linea con le aspettative della commissione, ci aveva spinto verso un cambiamento. Soddisfatti dell’esperienza con Ivan Theimer che un artista di livello internazionale potesse intagliare una lancia del Saracino, abbiamo deciso di sperimentare la possibilità di affidare ad un artista locale l’intaglio della seconda lancia. Per tanto annuncio in questa sede che se a Settembre sarà lo scultore Ugo Riva – artista apprezzato a livello mondiale – a realizzare la Lancia d’Oro, per il trofeo di Giugno abbiamo affidato l’incarico a Pasquale Marzelli, pittore aretino, che sarà con noi nella esposizione collettiva “Arezzo per Arezzo” a partire da Ottobre. L’intenzione di questa Amministrazione che trova finalmente conferma nei fatti è quella di attribuire un valore culturale al premio del Saracino, il segno tangibile ( molto spesso l’unico) della presenza degli artisti che hanno onorato la città con l’esposizione della loro opera. La caratura artistica della Lancia, introduce anche un valore economico sensibilmente aumentato nel premio che mettiamo a disposizione, rispetto a quanto succedeva in precedenza”.
Simone Catalani, rettore Porta Crucifera: “Ringrazio tutti i presenti e gli artisti che hanno realizzato questa opera meravigliosa”. E giocando sul particolare del cappello piumato che rende voluminoso il trofeo commenta: “Abbiamo una rastrelliera abbastanza larga per poterla accogliere”.
Maurizio Carboni, rettore Porta Sant’Andrea: “Io mi uniscono ai ringraziamenti e ringrazio gli sponsor per il loro sforzo che ha permesso la realizzazione di questa opera molto bella. Io il progetto per metterla nel mio museo l’ho già fatto, siamo pronti”.
Francesco Fracassi, rettore di Porta del Foro: “Ringrazio tutti i presenti a nome mio e del quartiere e mi uniscono ai complimenti per la bellezza della lancia. Ci tengo a rimarcare anche l’importanza del passo in avanti fatto per quanto riguarda i bozzetti. Abbiamo inoltre coinvolto un artista aretino e questo è a mio avviso un aspetto importante da sottolineare”.
Ezio Gori, rettore di Porta Santo Spirito: “Anche io mi unisco ai complimenti che hanno fatto i miei colleghi all’artista e al Maestro Francesco Conti per la bellissima opera realizzata e ringrazio gli sponsor che ci hanno dato un grande aiuto per la realizzazione del trofeo”. E conclude: “Chi vorrà provare a portare la lancia d’oro nella propria rastrelliera dovrà fare i conti col quartiere di Porta Santo Spirito”.
Roberto Giotti, presidente Rotary Club Arezzo: “Come sponsor abbiamo accettato più che volentieri il progetto per la realizzazione di questa meravigliosa lancia che, come è stato rimarcato dall’amministrazione, tende ad una valorizzazione artistica del trofeo della Giostra del Saracino. Abbiamo già con questa amministrazione un rapporto preferenziale dal punto di vista artistico e culturale, e proseguiremo sulla stessa strada per supportare non solo questa manifestazione, ma tutte quelle iniziative tese alla promozione culturale e turistica della nostra città”.
Anna Bacconi, presidente del Club Inner Wheel Arezzo Toscana: “Abbiamo deciso di aderire a questo progetto in quanto la nostra associazione promuove non solo l’amicizia e la solidarietà a livello internazionale, ma anche la cultura e la salvaguardia dell’arte e delle tradizioni. Sponsorizzare la lancia d’oro significa lasciare una testimonianza della nostra partecipazione alla vita sociale della città in una della manifestazione più importanti per quanto riguarda appunto cultura e tradizione. siamo inoltre orgogliose di poter legare il nostro nome alla lancia dedicata a Giuseppe Mancini, un eroe, un giovane che ha sacrificato la propria vita per la patria, che rende ancor più significativo l’aspetto umanitario di questa intitolazione”.
L’artista Pasquale Marzelli: “Sono stato onorato di poter realizzare questa opera dedicata ad un giovane che ha dato la vita per la nostra patria. Sono soddisfatto dell’opera e della sua realizzazione. La lancia è fatta con un legno di olivo molto particolare, con venature piuttosto forti, e riporta un cappello originale dei Bersaglieri del ’15-‘18 che sono personalmente riuscito a ritrovare”.
Francesco Conti, intagliatore della Lancia d’Oro: “Ho dato come al solito una mia interpretazione del soggetto e della realizzazione del trofeo usando colori neutri che potessero dare risalto alla scultura delle mani riuscendo in un risultato assolutamente gradevole grazie al contributo dell’artista Pasquale Marzelli”.
Luca Berti, consulente storico della Giostra ha ricordato la figura di Giuseppe Mancini: “Arezzo ha dato un tributo di sangue fortissimo alla prima guerra mondiale, innumerevoli i giovani caduti e l’amministrazione ha deciso di ricordarli attraverso il più noto, il Tenente dei Bersaglieri Giuseppe Mancini. Mancini era nipote del sindaco che ha amministrato Arezzo fino al 1913. Nato il 10 febbraio del 1893, in gioventù era stato iscritto alla Ginnastica Petrarca, poco più che ventenne venne inviato a combattere sul fronte del Carso e qui rimase ferito gravemente nel 1915 ricevendo una medaglia d’argento al valore militare. Dopo Caporetto e il dilagare dell’esercito austriaco fu rimandato al fronte e cadde alla guida di una compagnia di Bersaglieri che assaltava il Monte Miela, sull’Altopiano di Asiago. In sua memoria venne assegnata una seconda medaglia d’argento al valore militare, trasformata in Medaglia d’oro”.
Alfio Coppi, presidente regionale Associazione Bersaglieri: “Noi Bersaglieri siamo onorati e orgogliosi della dedica con solo ad un Bersagliere, ma ad una delle più belle medaglie d’oro della prima guerra mondiale. Il ricordo dei caduti e decorati è lo scopo principale della nostra vita associativa”.
Ufficio stampa Giostra del Saracino