La Giostra del Saracino sarà oggetto di una delle mostre della biennale internazionale di arte fotografica Arezzo & Fotografia 2016, che si svolgerà nella nostra città dal 2 all’11 dicembre.
La mostra consiste di ben cento fotografie (venticinque per ognuno dei quattro Quartieri) che immortalano svariate fasi della vita quartierista (allenamento dei giostratori, manutenzione dei costumi, vestizione dei figuranti, preparazione delle cene, ecc…) e sarà esposta presso la Chiesa di Santa Maria della Porta di Arezzo (Piazza di Porta Crucifera) nelle date di “Arezzo & Fotografia”.
L’auspicio – come già fatto presente all’Istituzione Giostra – è che a seguire possano tenersi ulteriori esposizioni delle medesime immagini (ad es., in occasione della pubblicazione dei tabelloni delle Giostre del 2016; successivamente che ciascun Quartiere, se ne ha la possibilità e la volontà, possa esporre nei propri locali le venticinque fotografie che lo riguardano; infine, un’ultima esposizione a giugno 2017 nella settimana della Giostra).
Lo squillo delle chiarine, il rullo dei tamburi, gli sfavillanti colori dei costumi e dei vessilli. E poi, il crepitio degli zoccoli dei cavalli sulla lizza, l’impatto della lancia contro lo scudo del Buratto e la voce dell’Araldo che comunica il punteggio marcato dai cavalieri. Sono alcuni degli elementi più celebri della Giostra del Saracino, la manifestazione che, dal 1931 (ma con radici molto più antiche), riporta almeno due volte l’anno Arezzo allo splendore dell’epoca dei Tarlati, suscitando ansia, gioia o rammarico negli aretini e destando l’interesse di turisti e media di ogni parte d’Italia e del mondo.
Ma, dietro allo spettacolare scenario di Piazza Grande, c’è molto di più. C’è qualcosa che non sempre i media raccontano. Ci sono i protagonisti della Giostra, la cui vita si snoda per l’intero anno solare.
È questo il progetto fotografico in cui hanno deciso di cimentarsi i soci dell’Associazione Fotografica Imago di Arezzo: un’iniziativa tesa a documentare e a celebrare l’enorme lavoro compiuto dai protagonisti della Giostra lontano dai riflettori della Piazza.
Il progetto ha preso il via dai quattro Quartieri. Dagli allenamenti dei giostratori alla manutenzione dei costumi, dalle vestizioni dei figuranti alla preparazione delle cene, i Quartieri costituiscono un sensazionale fulcro della vita sociale cittadina, aggregando centinaia di persone accomunate dalla passione verso i colori del relativo emblema. E, com’è intenzione dei soci Imago, il progetto proseguirà nel 2017 con la documentazione dell’attività di tutte le altre realtà (i soggetti cd. “neutri”), anche grazie alle quali la storica manifestazione di Arezzo ha toccato quest’anno le 133 edizioni.