Il giostratore rimarrà a San Lorentino fino al 2019. L’altra metà della coppia, Andrea Carboni, è legato al quartiere fino al 2018.
Il Quartiere di Porta del Foro ha ufficializzato il rinnovo dell’accordo che lo lega al giostratore Andrea Vernaccini. L’ha fatto con un breve comunicato in cui, tra l’altro, augura al giostratore (e a se stesso N.d.R.) di “togliersi le soddisfazioni che merita, ringraziandolo per quanto fatto sino a oggi e per l’impegno profuso dal primo giorno che è tornato a giostrare per il suo e nostro Quartiere.”
Nulla di nuovo, perché negli scorsi giorni il capitano Dario Tamarindi aveva già affermato che il quartiere della Chimera stava procedendo in quella direzione. Quest’atto smentisce infine tutte le voci che da qualche tempo circolavano, da parte dei soliti “bene informati” che davano per certo il passaggio di Vernaccini a un altro quartiere. Invece Porta del Foro ha voluto giustamente blindare Vernaccini, protagonista quest’anno di un vero e proprio exploit con ben tre centri colpiti su quattro tiri in piazza, ed ha prolungato la scadenza del rapporto fino al 2019. L’altro giostratore giallo cremisi, Andrea Carboni, invece è ancora legato al quartiere fino al 2018 compreso, ma anche su di lui circolano da qualche tempo le voci di un interessamento da parte di Porta Crucifera, che sicuramente si starà mangiando le mani per aver rinunciato, a suo tempo, allo stesso Vernaccini che ha fatto parte del team di giostratori rossoverdi fino a poco tempo fa.
Vernaccini dunque vestirà ancora i colori della Chimera e su di lui i quartieristi ripongono le speranze di una vittoria che manca, a San Lorentino, dal lontano settembre 2007. Vernaccini ormai è un idolo indiscusso del popolo di Porta del Foro, non solo per i risultati tecnici di quest’anno, cui non è estraneo il preparatore Manuele Formelli ormai passato a Sant’Andrea, ma soprattutto per le sue doti personali: passione, umiltà e dedizione al lavoro che gli hanno garantito l’affetto dei suoi quartieristi e la stima ed il rispetto degli avversari.
Gianni Sarrini