Massimo Bianchini, per gli tutti gli aretini “il Nonno” è morto stanotte all’ospedale di Arezzo dove era stato ricoverato. Aveva settantuno anni e, dopo una lunga carriera come tamburino prima nei Musici con Wlilliam Monci poi per oltre quarant’anni negli Sbandieratori, era ricoverato da qualche anno alla Pia Casa.
A darne l’annuncio sono stati gli sbandieratori con un toccante comunicato: “L’Associazione Sbandieratori di Arezzo annuncia con dolore la scomparsa di Massimo Bianchini, il popolare “Nonno”, per oltre cinquanta anni tamburino del Gruppo e già VicePresidente e Sbandieratore d’Onore dal 2007. Insieme al calcio, il Nonno è stato uno dei migliori arbitri “dilettanti” che abbiamo calcato i campetti di periferia, gli Sbandieratori sono stati la sua passione di una vita, “..la mia famiglia..” come amava ricordare lui stesso e di certo si è trattato di amore reciproco. E lo ha fatto per oltre quarant’anni portando il suo tamburo in ogni angolo del mondo, sempre disponibile, sempre preciso e puntuale, sempre prodigo di consigli, esempio, aiuto e sostegno per le giovani generazioni di Sbandieratori.
Massimo ricordava sempre, a tutti coloro che incontrava, quante e quali esperienze irripetibili aveva potuto fare grazie agli Sbandieratori, quali rapporti, amicizie, conoscenze aveva potuto trarre da questa appartenenza, nello stesso tempo l’Associazione Sbandieratori e i ragazzi, tutti, non hanno mancato mai di manifestare in ogni occasione, la stima, la riconoscenza e il rispetto verso di lui.
Per tutto questo, oggi l’Associazione Sbandieratori di Arezzo perde un pezzo della sua storia e della sua memoria. Mancherà a tutti noi, alla Città, alla sua famiglia, alla quale rivolgiamo le più sentite condoglianze, ma siamo certi che Massimo resterà nel cuore di tutti noi.
Ciao, Massimo. Gli Sbandieratori di Arezzo”
A questi si è unito il cordoglio di Porta Sant’Andrea: “Il Quartiere di Porta Sant’Andrea si unisce al dolore per la scomparsa di Massimo Bianchini, per tutti “il Nonno”, storico tamburino del Gruppo Sbandieratori , uno dei simboli della Giostra di cui è stato un indimenticabile protagonista.”
La Camera ardente è stata allestita presso la Misericordia di Arezzo. Il rito funebre sarà celebrato lunedì alle 15 in Duomo.
giesse (foto cortesia di Giulio Cirenei e archivio Sbandieratori)