Ok Arezzo, vittoria sofferta ma meritata.
Dopo il risultato del posticipo Alessandria – Cremonese, finita in pareggio, l’Arezzo si gode ancor di più i tre soffertissimi punti conquistati domenica, che lo proiettano al terzo posto della classifica. Mister Sottili inizia come aveva finito nella gara di Lucca, spazio dunque al doppio centravanti Moscardelli – Polidori, e ai due esterni alti Arcidiacono – Yamga. Con questo schieramento offensivo, a centrocampo diventa imprescindibile De Feudis (unico giocatore principalmente d’interdizione) che affianca l’inamovibile Foglia (apparso un po’ in ombra). Nel reparto arretrato tutti confermati, Sabatino a sinistra, Muscat e Sirri centrali, Luciani a destra. Gli amaranto sanno di non poter sbagliare nuovamente approccio alla gara dopo le due sberle prese nel primo tempo di Lucca, ed anche se un po’ compassata, la manovra del gioco è nettamente in mano alla squadra di casa. La Pro Piacenza non riesce quasi mai a rendersi insidiosa, ma anche gli uomini di Sottili si fanno notare più per il buon possesso palla che per azioni realmente pericolose; Il primo tempo finisce senza grandi sussulti a parte un bel colpo di testa di Polidori, una punizione di Moscardelli che esce di poco ed un ottimo intervento di Benassi su un tiro dell’ex Bazzoffia. Dopo un quarto d’ora dall’inizio della ripresa, Sottili toglie un Arcidiacono che stava pian piano uscendo dalla partita e inserisce Erpen, ma proprio dopo il cambio, l’Arezzo avrà dieci minuti in cui proverà in ogni modo a rovinarsi da sola. Prima su un lancio lunghissimo dell’estremo difensore piacentino, la difesa amaranto si farà clamorosamente bucare per vie centrali, lasciando uno contro uno l’attaccante ospite contro Benassi, palla alta e Arezzo salvo. Passano pochi minuti e proprio Benassi raccoglie con le mani un retropassaggio di un difensore, l’arbitro assegna una pericolosissima punizione a due in area per la Pro Piacenza ma anche qui gli amaranto riescono a cavarsela. Dopo pochi istanti la situazione si capovolge; stavolta è Benassi a lanciare lunghissimo per Polidori che addomestica il pallone in posizione decentrata e lascia partire un traversone basso, sul quale si avventa Moscardelli che, da due passi, dovrebbe solo spingerla in porta, ma si fa ingolosire dalla conclusione di potenza e manda incredibilmente alto un goal già fatto.
Alla rete sbagliata dal numero nove amaranto, quando la partita stava ormai finendo e la tattica del catenaccio della Pro Piacenza stava incanalando la partita sullo zero a zero, mi sono passate negli occhi un sacco di immagini della mia storia da tifoso amaranto. Immagini che raccontano delusioni, gioie svanite all’ultimo tuffo, annate partite con entusiasmo e finite già a metà campionato fra l’indifferenza generale. Essere tifosi dell’Arezzo significa saper soffrire, significa essere consapevoli che c’è qualcosa di più forte e di più importante dei risultati; tifare per la squadra della propria città vuol dire avere una passione ed una appartenenza genuina, non condizionata o condizionabile dal business calcistico. Ecco perché quando arriva il momento in cui uno dei calciatori più stimati degli ultimi anni, a pochi minuti dalla fine, sradica palla ad un difensore che è alto due volte lui e la infila in porta facendo esplodere lo stadio, è ancora più bello essere tifosi amaranto. Grazie Horacio, non fermarti adesso, continua a ballare!
Promossi
Erpen: Ogni commento sarebbe superfluo, miglior giocatore amaranto per distacco fin qui. Classe, eleganza e fantasia al potere!
Yamga: Da vita per tutta la gara ad un bel duello con il terzino piacentino, senza esclusione di colpi. Il giovane amaranto disputa una gran bella partita fatta come al solito di accelerazioni e assist per i compagni, forse deve migliorare nell’ultima decisione per fare il definitivo salto di qualità.
Polidori: Altra grande prestazione, dentro la sua partita c’è di tutto: azioni pericolose, sponde per i compagni, assist e attacchi alla profondità. Attaccante vero, piace sempre di più!
Rimandati:
Moscardelli: Stavolta la dedizione ed il tanto lavoro sporco non bastano. Sbaglia almeno un paio di goal elementari e sembra un po’ alla ricerca della migliore condizione in quest’avvio di stagione. Aspettando il vero bomber, già da Cremona!
Leonardo Maccioni