L’Arezzo con il Pontedera sciupa occasioni, è poco incisivo e si distrae alla fine. Dopo un gol da cineteca di Moscardelli su punizione, subisce in pieno recupero dai granata rimasti in dieci.
Come previsto dalla vigilia il turno infrasettimanale costringe mister Solini a rimaneggiare la formazione lasciando in panchina tra gli altri il bomber Moscardelli. Il Pontedera si lancia subito in avanti e, all’8′, Santini in area colpisce la traversa, replicano gli amaranto ma Polidori al 13′ non è preciso su un passaggio di Bearzotti, poi al 22′ c’è un’altra occasione: Corradi riceve un assist da Foglia ma calcia fuori alla sinistra della porta granata. Nel primo tempo c’è poco da raccontare: l’Arezzo attacca ma conclude poco, il Pontedera si difende bene e sfrutta diverse ripartenze in contropiede. Un minuto di recupero e si scende negli spogliatoi a reti inviolate.
È appena iniziato il secondo tempo e l’Arezzo ha un’occasione d’oro: Corradi nell’area avversaria la mette in mezzo per Erpen che subisce l’intervento falloso di Videtta, l’arbitro Zanonato si consulta a lungo con il guardalinee poi è rosso per Videtta e rigore per l’Arezzo. Erpen batte dal dischetto, ma il portiere granata Lori devia in angolo. Delusione tra i tifosi amaranto. La partita procede come nel primo tempo, poi mister Sottili decide al 59′ due sostituzioni: escono Erpen e Corradi (ammonito qualche minuto prima) ed entrano Moscardelli e Arcidiacono. Al 60′ Cenetti atterra Santini al limite dell’area amaranto, nonostante le proteste dei giocatori del Pontedera viene concessa una punizione e non il rigore richiesto. L’Arezzo, forte dell’ingresso del bomber barbuto e della superiorità numerica, attacca, Bearzotti impegna lori con un siluro dalla distanza, ma è il Pontedera che si fa insidioso al 73′ di nuovo con Santini che in diagonale mette fuori di poco dalla porta aretina. Al 77′ l’azione che frutta il vantaggio amaranto: Moscardelli da trenta metri tira, di sinistro, una punizione da annali, la palla entra precisa all’incrocio dei pali sorprendendo Lori e il bomber amaranto segna il proprio quindicesimo gol in campionato. Pubblico e giocatori in delirio. Sembrerebbe fatta. Purtroppo non è così, l’Arezzo difende il risultato e quando l’arbitro assegna tre minuti di recupero, già ci si prepara a festeggiare il successo casalingo, ma il Pontedera attacca credendoci fino alla fine ed è premiato: al 91′ c’è una rimessa laterale di Polvani, respinta corta in area, Kabashi è solo soletto davanti al portiere, si lancia sulla palla e segna con un bolide di sinistro. Il gelo cala al Comunale. Il Pontedera pareggia e non c’è più tempo per rimediare. Uno a uno irrecuperabile e delusione amaranto per non aver saputo difendere il risultato seppur in superiorità numerica. Questo pareggio consente al Livorno di raggiungerci al terzo posto Il prossimo appuntamento del tour de force pasquale è sabato prossimo alle 16,30 al comunale con il Giana Erminio, lì sarà necessaria una prestazione ben diversa, ovviamente in meglio.
Martedì 4 aprile 2017, ore 20,30 Stadio ”Città di Arezzo”.
AREZZO (3-4-2-1): 22 Borra; 2 Muscat, 6 Barison, 3 Sabatino; 21 Bearzotti, 20 Cenetti, 8 Foglia, 17 Yamga (86′ 23 L. Luciani); 10 Erpen (59′ 9 Moscardelli), 7 Corradi (59′ 25 Arcidiacono); 19 Polidori. A disposizione: 12 Garbinesi, 26 Farelli, 4 Solini, 5 Masciangelo, 13 De Feudis, 15 D’Ursi, 17 Yamga, 19 Ba, 24 Rosseti, 31 Ferrario.
Allenatore: Sig. Stefano Sottili.
PONTEDERA (3-4-3): 29 Lori; 6 Polvani, 5 Vettori, 21 Videtta; 19 Calcagni, 25 Caponi (79′ 15 Bonaventura), 18 Calò, 16 Corsinelli; 10 Disanto (63′ 2 Borri), 7 Santini, 30 Kabashi. A disposizione: 1 Citti, 12 Anedda, 17 Chella, 23 Di Giovanni, 26 Barca.
Allenatore: Sig. Paolo Indiani.
Arbitro: Sig. Andrea Zanonato di Vicenza; assistenti: sigg. Fabio Tribelli e Nicola Badoer entrambi di Castelfranco Veneto.
Note: spettatori paganti 2.156 (783 biglietti più 1.373 abbonati). Espulsi Videtta (P) al 49′. Ammoniti: 27′ Videtta; 53′ Corradi, 66′ Muscat, 76′ Kabashi. Angoli: 6-3. Recupero tempi: 1′ e 3′
RETI: 77′ Moscardelli (A), 91′ Kabashi (P).
Gianni Sarrini – (foto di A. Falsetti)