Gran colpo di mercato dell’Arezzo che ingaggia l’aretino Carlo Pelagatti, noto quartierista di Porta Sant’Andrea.
Acquisto di lusso per la compagine di mister Dal Canto: l’aretino Carlo Pelagatti torna in amaranto: la conferma delle voci degli ultimi giorni c’è stata ieri sera, durante l’amichevole con la Fiorentina, con un comunicato della società: “La Società Sportiva Arezzo comunica di aver perfezionato il trasferimento del calciatore Carlo Pelagatti in amaranto. Il difensore, classe 1989, ha sottoscritto un contratto triennale sposando con entusiasmo la causa amaranto, e sarà a disposizione di mister Alessandro Dal Canto a partire dalla giornata di domani.” Carlo, presente allo stadio ha poi salutato i tifosi indossando la sciarpa amaranto.
Pelagatti, difensore centrale adatto anche come terzino andrà a rafforzare con la propria esperienza il reparto difensivo. Ha passato le ultime due stagioni in B al Cittadella dove si è fatto notare con 53 presenze in campionato di cui 44 da titolare. Nato e cresciuto nelle giovanili amaranto, debuttò tra i professionisti il 12 gennaio 2009 in Cavese-Arezzo. Poi il prestito alla Sangiovannese in C2 e quindi il trasferimento al San Marino, con cui conquistò la promozione in C1 nel 2013. La carriera del giocatore è poi proseguita al Bassano in C2 (altra promozione), Ascoli e Catania, prima dell’arrivo in Veneto.
Aretino verace, tanto da frequentare la curva quando ne ha avuto l’opportunità, è notoriamente un quartierista di Porta Sant’Andrea, di cui è stato figurante. Carlo viene infatti da una nota famiglia biancoverde: sono stati dirigenti del Quartiere il bisnonno Bruno (nel 1949, il primo consiglio dopo la guerra), il nonno Amos ed il babbo Massimo, pure il fratello Saverio ha indossato i colori del Quartiere, correndo anche tre Prove generali come giostratore.
Di Carlo si ricorda un aneddoto da ragazzino quando, abitando fuori Porta Trieste e quindi vicino alla sede, fu svegliato presto la mattina della Giostra per sostituire un figurante assente all’ultimo momento per la cerimonia mattutina del Bando: si alzò e andò in sede subito senza fiatare, segno di un attaccamento ai colori e senso del dovere che lo ha contraddistinto finora anche nella sua carriera calcistica.
giesse (nelle foto, tratte da Facebook, alcune simpatiche foto di un giovanissimo Carlo)